Il ministro Sangiuliano all'Emeroteca Tucci: «Presto una Fondazione»

La soddisfazione del patron Maffei: «Istituzione da salvaguardare»

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano all'Emeroteca Tucci
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano all'Emeroteca Tucci
di Giuliana Covella
Martedì 14 Novembre 2023, 10:00
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«L'Emeroteca Tucci è un'importante istituzione culturale all'interno della quale sono conservati libri, manoscritti, giornali introvabili in tutto il mondo. A testimoniare il suo valore sono i numerosi ricercatori che ogni anno vengono qui per i loro studi. Non solo bisogna sostenere immediatamente l'Emeroteca, ma occorre darle stabilità creando una Fondazione a cui inviterò a partecipare Poste Italiane, Ordine dei giornalisti, Camera di Commercio, Comune di Napoli e ovviamente il nostro ministero». 

Lo ha detto il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano a margine della visita all'Emeroteca Tucci dov'è stato accolto dal presidente Salvatore Maffei. Presenti tra gli altri il capo di gabinetto del Mic Francesco Gilioli; i direttori della Direzione generale dei Musei Massimo Osanna, delle Biblioteche Paola Passarelli, dell'Educazione e ricerca Andrea De Pasquale, di Archeologia, Belle arti e paesaggio Luigi la Rocca; il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli.

Documenti rari, con oltre 200 giornali e riviste di otto nazioni per le quali collaborò Matilde Serao. Una preziosa e veritiera testimonianza dello sbarco di Garibaldi a Marsala, che era stato annunciato in un'edizione straordinaria. 

 

Un luogo dove ieri è arrivato il ministro: «Da napoletano autentico conosco il valore culturale immenso di questo luogo - ha detto - Adesso daremo subito un sostegno economico come ministero ma bisogna dare stabilità». Poi l'annuncio: «Creiamo una Fondazione con il ministero della cultura e le Poste, poi chiederemo anche ad altri enti come il Comune se vorranno partecipare. La Fondazione, dove ciascun socio darà un contributo annuale, sovrintenderà alla gestione di questa importante istituzione culturale». A dirsi soddisfatto della visita è Maffei: «L'incontro è stato necessario per varare un programma di salvezza e rilancio dell'Emeroteca che attraversa un momento di crisi. Altri ministri sono stati qui in passato, ma sempre fuggevolmente. Speriamo che ora si possa avviare qualcosa di positivo». La struttura, dove sono custoditi secoli di storia, potrebbe infatti scomparire: «C'è il rischio che dobbiamo chiudere perché ci siamo trovati con una legge regionale che non è stata più finanziata, inspiegabilmente, dal 2002 e con la fine del Banco di Napoli che ci aiutava dal 1915 - ha aggiunto - Tutti sostegni svaniti, tanto che siamo arrivati a pagare gli stipendi dei nostri unici due dipendenti con il loro Tfr». 

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Ma cosa è conservato in queste sale dove arrivano estimatori da tutto il mondo? «Nel vasto patrimonio da noi custodito ci sono periodici assenti in altri istituti. Penso a pubblicazioni spagnole del 1813-14 che non sono possedute dalle biblioteche spagnole, o a quelle toscane che non ha neppure la Biblioteca Nazionale di Firenze. A visitarci vengono da Giappone, Australia e Canada». Plaude al progetto della futura Fondazione che rilancerà e salverà l'ente Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale: «Molto bene l'annuncio del ministro. L'Emeroteca va sostenuta con un contributo stabile che consenta una programmazione a lungo termine e faciliti la fruizione di quel patrimonio da parte della collettività, scuole e università. Per questo ritengo utile coinvolgere anche la Regione che ha già annunciato l'erogazione di un contributo di 50mila euro». 

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