Nonostante il maltempo, i musei all'ombra del Vesuvio sono stati premiati anche nel weekend dell'Epifania. Dei 12 siti culturali più visitati a livello nazionale, ben 4 sono campani. Dopo le aperture straordinarie di Natale e Capodanno, il 7 gennaio ha visto il debutto delle domeniche gratis nei musei statali, attività voluta dal Ministero della Cultura di Gennaro Sangiuliano. La Campania resta grande protagonista delle sale dell'arte a ingresso libero.
Tra i musei campani, il primo posto di ieri spetta alla Reggia di Caserta, che con quasi 6mila accessi, nonostante il meteo non favorevole, è quinta su scala nazionale. In seconda piazza a livello regionale, c'è Pompei, che con il Parco Archeologico e l'Area Archeologica (4363 visitatori), rientra pienamente nella top ten dei siti culturali più affollati d'Italia. La pioggia e il freddo hanno rallentato gli accessi verso gli scavi all'ombra del Vesuvio, che nel corso del 2023 si sono spesso contesi la vetta della graduatoria con il Colosseo. Una gita esterna come quella alla scoperta delle domus, per i turisti, necessita di un clima non sfavorevole. Dodicesimo posto in Italia e terzo in Campania per il Mann, con 3300 ingressi registrati ieri. Restando in città, subito dopo in classifica c'è Palazzo Reale, con 2690 visite.
Le aperture dei musei statali si sposano col boom turistico a Napoli. Chiaro che - come sottolineato dallo stesso ministro Sangiuliano a fine dicembre - i flussi dei giorni di festa (Capodanno e Natale) non possono essere paragonati a quelli di un weekend normale. Queste aperture straordinarie - nell'ottica del Mic - sono state pensate per un target di visitatori stranieri, così da consentire a chi sceglie le città d'arte italiane di coniugare le vacanze invernali con i tour tra i capolavori. «La prima domenica al museo del 2024 è stata un successo - è il commento di Sangiuliano - Anche questa volta, numerosi italiani e turisti stranieri hanno approfittato dell'ingresso libero per trascorrere l'ultimo giorno delle festività in un luogo della cultura statale. Un risultato che conferma i numeri importanti registrati nel 2023 e che dimostra una volta di più il legame forte tra i visitatori e il patrimonio di arte e bellezza della nostra Nazione. I musei e i luoghi della cultura rappresentano i punti della geografia identitaria dell'Italia e la risposta del pubblico testimonia l'apprezzamento per il nostro lavoro di ampliamento dell'offerta. Ringrazio le lavoratrici e i lavoratori in servizio oggi nelle strutture museali».