Napoli, cittadinanza onoraria a Giovanni Minoli

Manfredi: «L'idea di Minoli ha rilanciato il centro di produzione Rai di Napoli»

Giovanni Minoli con il cast di Un posto al Sole
Giovanni Minoli con il cast di Un posto al Sole
di Stefano Cutolo
Giovedì 11 Aprile 2024, 13:50 - Ultimo agg. 12 Aprile, 07:42
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Giovanni Minoli, giornalista, conduttore televisivo e ideatore della fiction “Un posto al Sole”, ha ricevuto oggi, all'interno dell'auditorium Rai di Napoli, la cittadinanza onoraria Partenopea, conferitagli dal Sindaco Gaetano Manfredi

Come raccontato da Manfredi, «L'idea della cittadinanza onoraria per Giovanni Minoli nasce grazie alla volontà di tanti artisti che lavorano ad “Un posto al sole” per sollecitare un riconoscimento, che ha trovato la piena condivisione mia e del consiglio comunale, a chi ha avuto l'intuzione della prima grande fiction che è stata realizzata a Napoli».

Inoltre, il Sindaco di Napoli ha voluto anche sottolineare il ruolo fondamentale che: «L'idea di Minoli ha rappresentato anche un'occasione di rilancio del centro di produzione Rai di Napoli, e poi ha avviato un percorso che, oggi, vede Napoli come capitale delle fiction italiane.

Questo, però, è anche un riconoscimento del rapporto molto forte che c'è fra Napoli e il centro di produzione cittadino, che rappresenta una grande risorsa cultulare della nostra città».

 

Giovanni Minoli, invece, ha raccontaro la sua emozione nel ricevere questo riconoscimento: «Per me ricevere la cittadinanza onoraria di Napoli significa tantissimo, io sono un torinese che è venuto a Napoli a restituire un po' del maltolto dai nostri avi. Quando il centro di produzione Rai di Napoli doveva essere chiuso, per fare cassa, Elvira Sellerio una notte mi chiamò e mi disse: io non posso permettere che il centro di Napoli venga venduto, tu hai sempre tante idee, portamene una per salvare Napoli». 

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«Un posto al Sole non è una soap opera, ma un grande romanzo popolare. “Upas”, oggi, è il programma italiano più visto al mondo, tutte le comunità italiane all'estero lo guardano. Noi, in 27 anni, è come se avessimo girato circa 1500 film. Questo è il segno del sud con il nord. Dal nord io ho portato l'organizzazione e l'ho unita al geniaccio napoletano.».

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