Omero, l'osso del mistero: una storia educativa per ragazzi

Omero, l'osso del mistero: una storia educativa per ragazzi
di Donatella Trotta
Lunedì 2 Giugno 2014, 23:26 - Ultimo agg. 8 Ottobre, 18:11
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Un osso per amico. Per prendersi cura sin da piccoli del proprio invisibile, ma fondamentale, apparato scheletrico. E mettersi cos la salute in spalla. Divertendosi con una storia fantastica. quanto fa il progetto sperimentale per bambini, e non solo, Omero, l’osso del mistero, libro per ragazzi scaturito dall’incontro tra quattro persone. Da un lato, Chiara Patarino, affermata scrittrice di libri per bambini, blogger e comunicatrice scientifica: origini milanesi-liguri, residenza napoletana e una grande passione per le storie fiabesche condite da una buona dose di ironia, Patarino è infatti già autrice, dal 2002, della fortunata serie di «Tino cioccolatino» per Il Battello a Vapore della Piemme, seguita da altri titoli di successo, come «Camillo Fusillo. Una storia davvero al dente», nella collana delle edizioni Carthusia «Gusto in tasca» (con tanto di video e si serie Rai Junior), che ha pubblicato anche «Fortunata l’arancia profumata e gli amici per la buccia» e «Giginzucchina e i cavoli a merenda».



Dall’altro lato, il chirurgo ortopedico napoletano Luigi Grosso, dal 1997 specialista di chirurgia della spalla e da sempre consapevole dell’importanza della prevenzione per la salute, soprattutto delle ossa, perché «molte patologie o danni posturali degli adulti derivano da errati comportamenti infantili», spiega Grosso.



Da questo intreccio di competenze e passioni divulgative, arricchito dalle colorate e plastiche immagini fumettistiche realizzate dai giovani illustratori Christian Canovi e Maurizio Roggerone, della Moai Studio di Genova, è nato «Omero l’osso del mistero»: una storia per bambini dagli 8 ai 12 anni, avventurosa, in prosa ritmata, illustrata e bilingue (italiano e inglese), corredata nella seconda parte di schede con alcuni semplici consigli pratici per genitori e figli su come prendersi cura delle proprie ossa. Un libro scritto con la consueta cifra stilistica lieve e scherzosa da Chiara Patarino, che ha giocato nel suo racconto breve con buffi personaggi presi in prestito dal mondo delle ossa: dal protagonista Omero, osso della spalla sincero, coraggioso e patito del mistero, ai suoi amici del paese di Ossicelli GinOcchio, Costoletta, Falangina cuciniera genuina, Mancinello e tanti altri, alle prese con un piccolo giallo legato al Gran Ballo degli Ombrelli, a Radio Orecchio e alla fabbrica di gessi per ossa spezzate e arrugginite e per stampelle superveloci costruite apposta per le gare di Forza Piedone.



«Di ossa si parla solo quando si fratturano in incidenti o ci fanno male per problemi vari tra i quali la sedentarietà, l’obesità o vizi di postura», dice Luigi Grosso, autore dell’appendice del libro «Salute in spalla»: «Come medico - aggiunge - e divulgatore, ne so qualcosa. Piedi piatti, scoliosi, lordosi, cifosi, ernie del disco si possono prevenire. Ma bisogna prendersene cura da piccoli per star bene da adulti, e soprattutto sfatare molti malintesi che ancora circolano sull’argomento. E quale migliore ponte di comunicazione della fiaba, per farsi ascoltare dai più piccoli? La narrazione è un potente veicolo di dialogo tra bambini e adulti, aiuta a sintonizzarsi con loro creando empatia e conoscenza. Un modo, anche, di educare divertendo».



Aggiunge Chiara Patarino: «Anche nei libri per bambini si parla ben poco di ossa, e lo si fa o dal punto di vista scientifico oppure da ”brividi“. Io ho scelto una terza via, un modo nuovo per parlare di ossa e corpo umano con simpatia, senza paura né associazioni al dolore. Tant’è che il jingle del progetto recita: anche le ossa hanno un cuore, prendiamocene cura con amore».



In effetti, a ben guardare non ci sono molti precedenti in cui le ossa diventino protagoniste ”umanizzate“ di un libro per ragazzi. A parte il fortunato «Giochi d’ossa» («Funnybones») di Janet e Allan Ahlberg (1980), diventato persino una serie di cartoni animati con le molte avventure di Scheletro Grande, Scheletro Piccolo e Scheletro Cane: più che un horror per bambini, una sequenza di storie buffe in cui i protagonisti sono tutti scheletrini, ma con tratti raddolciti e alle prese con episodi comuni della vita quotidiana.



Ma «Omero osso del mistero», adeguandosi ai segni dei nuovi tempi tecnologici, aspira ad andare oltre: declinandosi anche in un e-book interattivo, con possibili app per Ipad e Iphone, giochi, incontri, training formativi e kit didattici (per scuole, associazioni, aziende), oltre ovviamente a potenziali sequel, tra fumetti e cartoni animati. Lo si potrebbe definire un prodotto di «infotainment»: in cui la prevenzione diventa un gioco, e la fiction un’occasione di apprendimento, oltre che di piacevole incontro tra grandi e piccoli su un terreno che non sia quello, più consueto e ormai abusato, del cibo e dell’alimentazione di cui si parla ormai ovunque.
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