Berlusconi Day, la missione: «Forza Italia primo partito in Campania»

Martusciello: «Da Paestum nuova spinta». Prossimo step le Europee di giugno

Il Berlusconi Day a Paestum
Il Berlusconi Day a Paestum
di Lorenzo Calò
Venerdì 29 Settembre 2023, 23:32 - Ultimo agg. 30 Settembre, 18:22
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inviato a Paestum

L’obiettivo è chiaro: vincere in Campania la competizione all’interno del centrodestra e imporsi come primo partito della coalizione alle Europee del prossimo anno. La mission è ben chiara al coordinatore regionale Fulvio Martusciello, capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, che guarda la platea del Berlusconi Day e sembra convincersi che l’obiettivo potrebbe essere agevolmente centrato. «Già oltre tremila registrati - dice - un successo senza precedenti, che fa dell’evento di Paestum la più grande manifestazione mai organizzata da un partito politico in Campania: sono arrivati da ogni parte di Italia». In verità molti sono giunti sin qui dal Lazio, dalla Basilicata, qualcuno dalla Puglia si è addirittura presentato con la maglia del Milan pensando di farsi immortalare in un selfie con Galliani. Resterà deluso perché l’Adriano si è visto solo in videocollegamento.

Dunque, i numeri dicono che l’impresa è difficile ma non impossibile. Alle Europee del 2019 Forza Italia conquistò 2,3 milioni di voti pari all’8,8 per cento nazionale ma nella circoscrizione Sud la percentuale fu del 12,2% e in Campania salì al 13,6%. Certo, all’epoca era candidato capolista proprio Silvio Berlusconi che risultò primo eletto ma che fece un passo indietro a beneficio proprio di Martusciello (primo dei non eletti) mentre Aldo Patriciello (oggi dato vicino a Fdi) arrivò secondo. Forza Italia alle Europee schiererà anche le uscenti Lucia Vuolo (salernitana di Pagani, che nel 2019 fu eletta con la Lega) e Isabella Adinolfi che proviene dal M5s. Ma il partito campano ha due assi nella manica, entrambi determinati dalle modifiche allo statuto che proprio domani, da Paestum, sanciranno l’avvio del nuovo corso: l’inserimento stabile del nome di Berlusconi nel simbolo (studi di settore confermano che l’evocazione del Cav tira ancora) e il riassetto organizzativo che, in seguito al congresso del prossimo febbraio, vedrà il segretario nazionale Antonio Tajani affiancato da quattro vicesegretari eletti (non nominati), uno dei quali potrebbe essere proprio Martusciello. Tra gli altri papabili anche Gasparri e Occhiuto, il governatore della Calabria. Attorniata da simpatizzanti e giovani militanti Alessandra Mussolini - apparsa con polo bianca d’ordinanza “Berlusconi Day 2023” - tornata al Parlamento europeo a novembre 2022 subentrando allo stesso Tajani ma risultando quindi eletta nella circoscrizione Centro.

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«Lavorare pancia a terra e in silenzio»: questo il mantra che lo Stato Maggiore del partito in Campania va ripetendo da settimane. Parole che risuonano come un tormentone nella testa di Tullio Ferrante, originario di San Giorgio a Cremano, sottosegretario alle Infrastrutture, vicinissimo a Marta Fascina ma, soprattutto, responsabile nazionale del tesseramento. Una missione non da poco la sua, visto che il partito punta ad arrivare al congresso con un numero di adesioni ben più alto della miseria delle 5600 tessere con cui si è chiuso il 2022. «Il tesseramento scade il 31 ottobre - annuncia Ferrante - e siamo già oltre le 16mila adesioni. Confidiamo che in quest’ultimo mese ci sarà un ulteriore incremento ma abbiamo già triplicato le tessere». Vedremo anche se le casse del partito ne beneficeranno visto che lo stesso Tajani non ha fatto mistero di bacchettare i tanti morosi in debito con le quote. Ma l’ordine di scuderia è destinato a mobilitare l’intera catena di coordinamento regionale, in primis il vicecoordinatore Franco Silvestro (fresco di nomina alla presidenza della commissione Bicamerale per le questioni regionali) e poi, via via, tutti gli altri: Iris Savastano, Annarita Patriarca (per Napoli e provincia), Carmine De Angelis (Avellino) che Tajani ha voluto come consulente a Palazzo Chigi per i criteri di accesso ai finanziamenti europei, Giuseppe Guida (Caserta) sindaco di Arienzo, e i quattro proconsoli di Salerno (la stessa Vuolo coadiuvata da Giuseppe Ruberto, Costabile Spinelli e Francesco Pastore).

 

Raggiante il deputato Francesco Rubano, coordinatore di Benevento, che presenta ad amici e compagni di partito il suo ultimo «acquisto»: Domenico Parisi, sindaco di Limatola. «L’ho strappato a Mastella - dice - Ormai molti stanno venendo da noi perché chi è moderato vede Forza Italia come l’approdo naturale. Vengono da noi: non vanno con Fratelli d’Italia, non vanno con il Pd o con Calenda e Clemente (Mastella, sindaco di Benevento, ndr) non è più attrattivo». Davanti al maxi-poster che ricopre un’intera parete con le foto del Cavaliere immerso in variopinti bagni di folla («immagini di popolo», dicono i ragazzi di Gaeta, quelli che dall’8 al 10 settembre scorso hanno organizzato la Kermesse dei giovani) passa con piglio sicuro Ernesto Sica, ex sindaco di Pontecagnano Faiano, poi assessore e consigliere regionale e più volte assessore alla Provincia di Salerno: è lui l’uomo macchina della tre giorni di Paestum ed è lui una delle prossime pedine su cui il partito potrebbe puntare per le Regionali del 2025. Si rivedono anche altri volti noti come l’ex viceministro Antonio Martusciello (ex commissario Agcom), l’ex senatore Giacomo Caliendo e l’ex deputato Nello Di Nardo. «Nostalgia canaglia», ricorda un militante un po’ attempato e sovrappeso. Ma Al Bano di lì a poco canterà solo «Felicità».
 

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