«Comincia ad essere disturbante l'atteggiamento da implacabile censore che Carlo Calenda sta assumendo in questa campagna elettorale, con la pretesa di fare le pulci agli altri, ed in particolare a Matteo Salvini, senza accorgersi di quanto accade a casa sua. Il Catone dei "Parioli" dovrebbe infatti, prima di sollevare improbabili questioni morali con particolare riferimento al grado di impresentabilità dei candidati, esercitare una severa autocritica e farci sapere cosa ne pensa dei candidati arruolati in Campania sotto le insegne del Terzopoliste con trascorsi da ultras della camorra»: è l'attacco di Pina Castiello, deputata della Lega.
«Il leader di Azione e del cosiddetto Terzo Polo, assemblato col mastice della disperazione - continua Castiello - dovrebbe cercare di tenere a bada la frustrazione verso Matteo Salvini e fare di tanto in tanto tesoro della consegna del silenzio».