De Luca apre a Conte: «Si può governare insieme»

La mossa del governatore per spaccare il fronte di Elly Schlein

Vincenzio De Luca e Giuseppe Conte in una foto d'archivio
Vincenzio De Luca e Giuseppe Conte in una foto d'archivio
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 29 Novembre 2023, 07:09 - Ultimo agg. 14:57
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Continuano le prove di intesa De Luca-Conte. Fateci caso, esattamente da un mese, dall'uscita del libro del governatore, Vincenzo De Luca procede diversamente con Dem e M5s: attacchi feroci contro i vertici nazionali Pd e, contemporaneamente, toni sempre più suadenti con gli ex odiati grillini.

Una giravolta rispetto al passato quando De Luca a Conte e soci ha riservato sempre feroci attacchi, con il culmine alle politiche dell'anno scorso («Martire descamisado», «miracolato», «Mitterand de noi altri», «pinguino», solo per citarne qualcuno). Poi oggi, ecco il nuovo corso. È la strategia di De Luca per spaccare il fronte dell'odiata Elly Schlein ed avere il maggior numero di alleati per il suo terzo mandato. Non solo: De Luca vuole tessere un'intesa direttamente con Conte per by-passare l'ex presidente della Camera Roberto Fico e il gruppo dei grillini napoletani da sempre ostili ad una sua ricandidatura. E se a livello nazionale un'alleanza di centrosinistra larga sembra difficile da costruire, è lui che si propone come tessitore all'ombra del Vesuvio. A partire, ovviamente, dalla sua corsa alla Regione con lo stesso schema di Manfredi a palazzo San Giacomo. Peccato, però, che l'M5s campano e il Pd a trazione Schlein, pur condividendo lo schema del Comune pongono come condizione il no all'ex sindaco di Salerno. Che, però, insiste su questa coalizione come unica barriera al centrodestra al governo.

«Ci siano le condizioni per trovare un'intesa forte sui valori e su un'idea di società.

Occorre che Pd, 5stelle, Calenda e Renzi si siedano e assumano una posizione responsabile nei confronti dell'Italia», non fa che ripetere De Luca da un mese a questa parte ad ogni intervista o presentazione del suo libro.

Atteggiamento collaborativo anche da parte del leader grillino se, due giorni fa, svicola quando i cronisti a Napoli, a margine di un incontro a San Giacomo con il sindaco Manfredi e l'ex presidente Fico, gli chiedono del governatore. «Quando ragioniamo di coalizioni sui territori io non parlo mai delle candidature, ma sempre di temi e di progetti. Quindi non mi viene voglia di commentare singole figure», dice, usando anche lui, toni suadenti.

E di rimando, ecco ieri mattina, il governatore. «Io sono un po' all'antica, sono un po' in difficoltà con le nuove terminologie: l'importante è che non andiamo verso il camposanto», scherza riferendosi allo schema di campo largo.

Poi su Giuseppe Conte: «Le sue dichiarazioni mi sono sembrate sinceramente molto ragionevoli, molto equilibrate, molto serie, e mi pare che su questa base si possa ragionare per costruire un'alleanza credibile per governare l'Italia», dice sfoderando un minuetto. Poi, riferendosi al Pd, ecco ben altri toni: «Per governare questo Paese non bastano gli slogan e una riedizione di Lotta Continua, occorre mettere in piedi un programma che partendo dalla povera gente, dal mondo del lavoro, sia credibile anche per il sistema delle imprese, per i ceti professionali, per i ceti dinamici del nostro paese e, in ogni caso, per la maggioranza degli italiani, altrimenti la strada per il governo rimane chiusa».

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E, infatti, De Luca ne approfitta, ieri, anche per sferrare una sciabolata al governo: «Sul tema della giustizia il Governo sta andando avanti in maniera abbastanza scriteriata e sostanzialmente inconcludente». Ragionamento che ieri il De Luca fa a Santa Lucia fa a margine della presentazione del nuovo corso dell'ITS Academy Bact per formare e assumere in Campania 25 giovani dai 18 ai 29 anni specializzati nella gestione di strutture turistico-ricettive. E qui, anche per leggere il termometro del rapporto tra De Luca e i grillini locali si innesca una piccola polemica sui corsi di formazione «gol». Con il primo che se la prende con la burocrazia e i secondi che ribattono: «De Luca pare non avere contezza di ciò che accade nella regione che amministra. Si sorprende dei ritardi scaricando le sue responsabilità sulla burocrazia, quando oltre un anno fa avevamo segnalato le numerose problematiche esistenti». 

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