Marcia della pace, lite social: centrodestra contro De Luca

Marcia della pace, lite social: centrodestra contro De Luca
di Valerio Esca
Martedì 18 Ottobre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 19 Ottobre, 07:30
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Tutto sembra fuorché una manifestazione per la pace. L'iniziativa promossa dal governatore campano Vincenzo De Luca, per il 28 ottobre a piazza Plebiscito, finisce al centro di uno scontro politico che va ben oltre i confini regionali. Al veleno il botta e risposta via social tra il presidente della Regione e il leader della Lega Matteo Salvini. E se i due protagonisti se le danno di santa ragione, sullo sfondo c'è chi invoca l'intervento della Corte dei Conti, mentre qualcun altro ha già protocollato un'interrogazione in Consiglio regionale. La polemica si trascina da giorni, ovvero da quando la Regione Campania ha approvato una delibera attraverso la quale impegna 300mila euro per la manifestazione pacifista del 28 ottobre. Sugli scudi l'opposizione l'intera opposizione di centrodestra.

A dare fuoco alle polveri è stato Salvini, con un post stringato, ma che ha colpito nel segno: «Liste d'attesa infinite negli ospedali della Campania, ma De Luca spende centinaia di migliaia di euro per manifestazioni, cortei, bandiere e striscioni. Imbarazzante». La cifra stanziata che servirà in parte per consentire alle scolaresche di partecipare alla manifestazione coprendo le spese del trasporto - potrebbe anche non esaurirsi: in quel caso i fondi resteranno nelle casse dell'Ente. Da Palazzo Santa Lucia spingono su un ragionamento: «Un evento come quello che si terrà a piazza Plebiscito (appuntamento fissato per le 11) necessita di un'organizzazione complessa: palco, service audio, transenne, Protezione civile, servizi sanitari, di sicurezza e vigilanza, bagni chimici». De Luca restituisce pan per focaccia al segretario del Carroccio: «Invitiamo Salvini a fornirci lui per la manifestazione per la Pace del 28 ottobre a Napoli (magari con la mediazione di qualche oligarca russo) il palco, le sedie, i microfoni, gli amplificatori, i bus che mettiamo a disposizione su richiesta delle scuole, i bagni chimici, il supporto logistico. Lo invitiamo anche a montare il palco. Potrà dare un senso alla sua vita», tuona il presidente campano. Un botta e risposta senza soluzione di continuità.

L'ex ministro dell'Interno, aspirante vicepremier e in pole per il ministero delle Infrastrutture rilancia: «Invece di buttare via i soldi per bandiere, cortei, striscioni e palchi, perché De Luca non spende il dovuto per tagliare le liste d'attesa negli ospedali e garantire salute e sanità ai campani?». 

Il governatore tira dritto. Non sembra essere scalfito dai colpi ai fianchi dei suoi avversari. L'obiettivo resta uno soltanto: «Scendere in piazza per chiedere l'immediato cessate il fuoco» nel conflitto tra Russia e Ucraina. Ma la scelta amministrativa di aver destinato fondi all'iniziativa continua a non convincere il centrodestra. «Chiediamo alla Corte dei Conti di acquisire gli atti con i quali la giunta regionale stanzia risorse per la marcia della pace organizzata dalla Regione» rimarca Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia Campania. «È anomalo il sostegno economico, sarebbe folle finanziare gli spostamenti, sarebbe previsto il pagamento del bus, per i partecipanti aggiunge -. C'è un evidente uso di risorse pubbliche per fini privati e politici. Chiediamo, con urgenza, che venga acquisito ogni impegno di spesa fatto per organizzare l'evento». 

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Intanto ieri pomeriggio è stata depositata un'interrogazione a risposta scritta dal capogruppo regionale della Lega Severino Nappi. Si rivolge a De Luca e chiede di conoscere «le motivazioni di ordine giuridico e contabile che consentono l'assunzione di un così rilevante impegno finanziario»; «se corrisponde al vero che siano state effettuate sollecitazioni ai dirigenti di tutte le scuole della Campania affinché in data 28 ottobre non si tengano regolarmente le lezioni scolastiche e se tale attività risulta svolta in coordinamento e in condivisone con i competenti uffici ministeriali»; «da quale capitolo di spesa saranno attinte le risorse per tale iniziativa e che cosa verrà eliminato dalle attività istituzionali già programmate». 

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