De Magistris candidato in Calabria,
strappo Pd-M5S: c'è Morra in pole

De Magistris candidato in Calabria, strappo Pd-M5S: c'è Morra in pole
di Luigi Roano
Giovedì 28 Gennaio 2021, 11:00
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La corsa alla presidenza della Regione Calabria sta diventando sempre di più un giallo politico. Nel senso che il Movimento 5 Stelle è pronto a scendere in campo con un proprio candidato. Nella sostanza significa che a oggi il tavolo del centrosinistra allargato ai grillini è saltato e non c'è accordo tra i pentastellati e il Pd. La balcanizzazione del centrosinistra è una realtà. A oggi in quella parte politica ci sono già quattro candidati: quello dei grillini, Carlo Tansi di Tesoro Calabria, quello del Pd e il sindaco Luigi de Magistris che è già in campo. E che nel fine settimana dovrebbe essere in Calabria per nuovi incontri per la formazione delle liste e per testare di persona il suo gradimento sui territori della Calabria. Con tre circoscrizioni da convincere e 1,8 milioni di calabresi che saranno chiamati al voto. 

In casa dei grillini le acque sono agitate così come quelle degli arancioni a casa Tansi. La discesa in campo di de Magistris ha rotto equilibri e soprattutto ha aperto discussioni nelle basi dei loro movimenti. Che piaccia o no l'ex pm al netto di ogni considerazione scassa. Tra gli arresti del procuratore Gratteri e il pentimento di Palamara - con la possibile revisione della sezione disciplinare del Csm della condanna disciplinare avuta da de Magistris per le inchieste Poseidone e WhyNot - l'aria che si respira in Calabria in questi giorni comincia a essere per l'ex pm foriera di un cammino faticoso ma non impossibile da percorrere. Dopo l'interruzione, causa crisi di Governo, delle riunioni del tavolo del «centrosinistra allargato», i tre coordinatori grillini Riccardo Tucci, Alessandro Melicchio e Giuseppe Giorno sono pronti a chiedere agli attivisti del M5S i nomi dei candidati a presidente della Regione da portare al tavolo delle trattative calabresi e romane. I grillini dunque fanno sul serio. Tra i papabili il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra che potrebbe essere gradito anche al Pd, questa la carta che il M5S cala per un ultimo tentativo di mediazione con il Pd. Morra è al secondo mandato, non potrebbe dire no al M5S. Non solo lui potenziale candidato dei pentastellati. Dalila Nesci - sua collega in Commissione antimafia - è un'altra opzione.

Che già si era proposta quale candidata governatrice l'anno scorso trovando uno stop dai vertici pentastellati.

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Il sindaco intanto ha trascorso due giorni a Roma dove ha fatto incontri politici e si è assicurato il sostegno della sinistra: in caso di mancato accordo nella coalizione quei voti andranno a lui, del resto già una parte della sinistra si è apertamente schierata a prescindere con de Magistris. Il vento che improvvisamente si è levato sulla questione della legalità nel popolo calabrese sta aiutando e non poco il sindaco che ha sempre utilizzato questi argomenti come cavallo di battaglia delle sue campagne elettorali. De Magistris a Roma è tornato pure a chiedere lumi sulle date del voto in Calabria, per ora è stato stabilito che le urne si apriranno a metà aprile. De Magistris nella Capitale per la prima volta ha saltato la cerimonia del Giorno della Memoria. Al suo posto è andata Alessandra Clemente, assessora ai Giovani e candidata arancione alle comunali di Napoli. Tuttavia l'assenza del sindaco potrebbe anche avere un altro significato, oltre a quello del tour istituzionale nella Capitale. Evitare il faccia a faccia con il prefetto Valentini con il quale i rapporti si sono molto raffreddati dopo la polemica sulla cancellazione dei murales dedicati agli esponenti dei clan uccisi nelle guerre di camorra. Il sindaco ha replicato alle accuse di «non interventismo» arrivate dalla Prefettura in maniera decisa e dura. Però il rapporto tra le parti è tutto da ricostruire.

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