Di Maio torna a Pomigliano: «Un valore l'alleanza col Pd, ora un tavolo nazionale»

Di Maio torna a Pomigliano: «Un valore l'alleanza col Pd, ora un tavolo nazionale»
di Pino Neri
Sabato 29 Agosto 2020, 11:00 - Ultimo agg. 20:02
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Chi si aspettava un flop è rimasto deluso. Sì, perché ieri sera, nonostante il caldo torrido di fine agosto, l'arrivo di Luigi Di Maio nella sua Pomigliano a sostegno della candidatura a sindaco di Gianluca Del Mastro ha attratto una folla notevole. In una piazza Primavera piena, duemila persone disciplinatamente distanziate e in mascherina hanno ascoltato con attenzione il ministro degli Esteri. C'erano esponenti della sinistra, del Pd, del centro moderato. L'occasione per suggellare l'alleanza con gli antichi «rivali» democrat e con amici ritrovati. Di Maio ha iniziato dalla sua città il tour campano che oggi lo porterà per un'intera giornata nel Salernitano: alle 10.30 sarà al festival del cinema di Giffoni Valle Piana, nel pomeriggio sarà prima ad Angri (ore 17.30), poi a Cava de' Tirreni (ore 19) e infine a Eboli (ore 21).

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Poco prima di iniziare il leader pentastellato ha lanciato un messaggio di prospettiva. «Rivendico la scelta di dialogare con le altre forze mantenendo fede alla nostra identità ha detto -. Dobbiamo fare un tavolo nazionale prima, perché l'anno prossimo si vota a Milano, Napoli, Roma, Torino e Bologna». Di Maio ha invitato Movimento e alleati a creare un coordinamento nazionale. «Ma stando attenti ha avvertito - a non creare candidati terzi: ci sono i candidati del Movimento e quelli delle altre forze politiche». Quindi il discorso in vista delle elezioni di Pomigliano. «Ho sentito le cose che mancano qui e che dobbiamo realizzare nei prossimi anni. Io posso semplicemente indicare un auspicio. Non credo che dobbiamo fare qualcosa contro qualcuno: dobbiamo continuare le cose fatte bene, eliminare quelle fatte male e fare quello che non è stato fatto». Ribadita l'importanza delle alleanze. «Dieci anni fa ha ricordato Di Maio - non avrei creduto di partecipare come ora a una coalizione di nove liste. Iniziai con una sola lista da 700 voti. Ora in questa coalizione ci sono persone che in passato si sono anche combattute. Ma sono convinto che la sintesi la facciano due cose: gli obiettivi e le persone. Se queste liste sono riuscite in poche settimane a scegliere un'eccellenza come Del Mastro allora sono sulla buona strada».
 


Gli obiettivi di governo per la città. «Ho chiesto al ministro degli Esteri cinese che vogliamo vendere a loro i nostri Atr prodotti da Leonardo l'annuncio del titolare della Farnesina - Intanto io ci sarò come ministro della Repubblica e come cittadino di Pomigliano. Se sosterrete questa coalizione sarà ancora più importante la collaborazione con il governo centrale: questa è una città industriale e operaia e dobbiamo continuare la tradizione». Poco prima il professore Gianluca Del Mastro aveva arringato per la sua prima volta la folla. «Ci riprenderemo Pomigliano - l'incipit del docente della SUN - e permetteteci ancora di chiamare questa piazza Giovanni Leone, piazza Primavera. E vi assicuro che venendo dal mondo dell'università le dinamiche non sono molto distanti da quelle politico-amministrative». E ancora precisazioni: «Vengo da una zona tra centro e periferia e la periferia di Pomigliano va recuperata». La questione acqua: «Si, la Gori è stata portata dalle amministrazioni precedenti ma quella attuale ci ha messo suoi esponenti». I gossip: «I detrattori dicono che io ho fatto il comico. Sì, l'attore del teatro popolare napoletano, della nostra grande tradizione partenopea. Ne vado fiero». Le rotonde: «Se le cose si fanno e non funzionano non servono a nessuno».

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L'alleanza di Pomigliano non si è concretizzata alle Regionali, dove il M5S sfida De Luca con Ciarambino: «Il progetto unitario purtroppo non è andato a buon fine perché il Covid è diventato un grandissimo palcoscenico elettorale per De Luca - dice Ciarambino - ma per fortuna a Pomigliano siamo riusciti a trovare persone pulite con le quali poter collaborare per il bene della nostra città.
Rivendico questa apertura e condivisione che caratterizza il Movimento 5 Stelle, che non è un movimento solitario ma vuole unirsi a tutti coloro che hanno a cuore il bene comune». 

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