Elly Schlein, tour nel Salernitano senza incontro con De Luca

I rapporti erano e sono tesissimi con il governatore che agogna a quel terzo mandato su cui la segretaria è assolutamente contraria

La segretaria del Pd Elly Schlein
La segretaria del Pd Elly Schlein
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 5 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 6 Maggio, 09:03
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Potete scordarvi, lunedì, la foto opportunity tra la Schlein e De Luca. Né a Scafati, né a Torre del Greco e né a Marcianise dove la segretaria democrat sarà per supportare i candidati sindaco (e in mezzo a Castellammare per un incontro con gli operai Fincantieri). E nemmeno un incontro come vogliono le liturgie di partito. Perché i rapporti erano e sono tesissimi con il governatore campano che agogna a quel terzo mandato a palazzo Santa Lucia su cui la parlamentare è assolutamente contraria. Eppure, anche se mancano quasi tre anni, De Luca in queste ore è impegnato a consolidare il suo lavoro in Regione e gira per le province per varare progetti e iniziative. Come se fosse già partita la sua campagna elettorale mentre non ne vuole sapere delle comunali di metà maggio. Sinora, infatti, non si è fatto vedere nelle cittadine al voto per dare una mano ai candidati sindaco. Ognuno, insomma, naviga con una propria rotta.

E lunedì sera a Scafati (un paio d'ore prima sarà il turno del leader M5s Giuseppe Conte), in quella provincia salernitana che è roccaforte del potere deluchiano, approderà la Schlein per supportare il candidato dem Schlein. Con lei il deputato Marco Sarracino e Sandro Ruotolo (entrambi componenti della sua segreteria) e Antonio Misiani, il senatore orlandiano spedito proprio dalla Schlein, come suo primo atto, come commissario del Pd campano.

Quel partito su cui aveva già messo occhi e mani De Luca con un suo nome perché è da quella tolda che si dà il via alla candidatura per la Regione.

Invece di De Luca padre, lunedì a Scafati ci saranno sicuramente due deluchiani di peso come il segretario salernitano Enzo Luciano e Piero De Luca, parlamentare e primogenito del governatore che vede a rischio altissimo il suo posto da vicecapogruppo. Ed in quest'ultimo caso, ci potere giurare, i fuochi d'artificio del De Luca governatore contro il suo partito saranno assicurati. 

D'altronde l'ex sindaco di Salerno che al congresso ha sostenuto lo sconfitto Bonaccini ha già dato un assaggio del suo livore contro la Schlein. Appena la settimana scorsa quando, unico nel Pd, ha ironizzato sull'armocromista della segretaria: «Io sarei in grado di proporre un risultato cromatico di gran lunga migliore ed a metà prezzo», le sue parole sprezzanti nel corso della sua rituale diretta settimanale sui social. Naturale, quindi, che con questo clima la Schlein preferisca tenersi alla larga da Napoli e da De Luca per concentrarsi solo sulla campagna elettorale delle comunali. Poi per affrontarlo ci sarà tempo e modo anche se il mantra nel partito ora è uno solo: «Ignorare i suoi attacchi». 

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E anzi se uno sforzo si poteva fare e che sognavano molti militanti di pd e M5s era un incontro con Conte, anche lui lunedì nelle stesse cittadine della Schlein. Ma tutto è stato organizzato, dagli staff dei rispettivi leader, in modo che non si incontrino mai in tutte e tre le tappe. «Non è ancora maturo il tempo...», dicono al Nazareno sottolineando come ancora non ci sia un'intesa per un'opposizione comune su dossier caldi come lavoro e immigrazione. Mentre i fuochi d'artificio in Campania sono solo rimandati per i prossimi mesi. Perché De Luca, che venderà cara la pelle, ha già chiarito nell'ultima assemblea pd come «le cose campane si decidono qui non a Roma o alle Nazioni Unite». E ieri pomeriggio quando i cronisti gli hanno chiesto un commento sull'arrivo della Schlein, lui ha tirato dritto senza dire una parola. 

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