Ex Provincia di Napoli, tregua M5S: salvi i candidati di Di Maio

Ex Provincia di Napoli, tregua M5S: salvi i candidati di Di Maio
di Valerio Esca
Domenica 20 Febbraio 2022, 09:32 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 10:24
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Firme raccolte e salve le candidature «contese». L'M5s mette in cassaforte la lista per la Città metropolitana dopo il caos degli ultimi giorni e lo scontro al veleno tra le due fazioni: quella del presidente della Camera Roberto Fico, del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Sullo sfondo resta lo spauracchio di un possibile ricorso contro il simbolo, nonostante non sia quello ufficiale dei grillini. I 5 Stelle correranno nella contesa elettorale dell'ex Provincia camuffati in una civica: «Territori in Movimento». Ore frenetiche anche in altri schieramenti. Il Pd, che correrà senza simbolo, proprio come l'M5s, sta raccogliendo le firme per la lista di ispirazione del sindaco Manfredi «Napoli metropolitana», mentre dal coordinamento nazionale di Forza Italia arriva l'aut aut: «Chi si candiderà in altre liste o appoggerà candidati di schieramenti diversi da quello forzista sarà fuori dal partito». Domani la consegna delle liste, si vota il 13 marzo.

Lo strappo tra fichiani e dimaiani si è consumato nei giorni scorsi in chat. Volano gli stracci quando la mattina del 14 febbraio, alle 9,37, interviene il numero uno di Montecitorio nel tentativo di frenare un possibile «rimaneggiamento» della lista del M5S. A Fico replica il deputato Luigi Iovino, che invece ha lavorato per tenere tutti dentro. Alla base della contesa la candidatura di due consiglieri di Pomigliano d'Arco vicini a Di Maio: Salvatore Cioffi, presidente del Consiglio comunale, e Raffaella Morra. Una fonte interna racconta al Mattino: «In realtà non c'era nessuna lista precedente, quindi non si stava rimaneggiando nulla. Si era parlato soltanto di adesioni ad ipotetiche candidature».  

L'ex Provincia ridotta a scorribande dei partiti

Nei giorni precedenti, prima dell'intervento di Fico, si erano mossi diversi consiglieri per scongiurare l'inserimento dei nomi di Cioffi e Morra, tutti da considerare vicini al presidente della Camera: Alessandro Caramiello (Portici), Carmela Auriemma (Acerra), Elena Vignati (Casoria), Francesco Nappi (Castellammare di Stabia), Antonio Caso (Pozzuoli). Un tentativo fallito, perché tra i 13 candidati per la Città metropolitana risultano esserci anche i due fedelissimi del ministro degli Esteri. Cioffi e Morra troveranno sponde anche nel gruppo consiliare di Napoli, che non voterà compatto per Salvatore Flocco: due i principali indiziati. Polemica chiusa? Tutt'altro. Resta infatti il nodo del simbolo. «Bisogna capire se qualcuno possa fare ricorso» spiegano dal Movimento. Le incognite giudiziarie che hanno portato alla sospensione del leader Giuseppe Conte restano una ferita aperta. «Spero e confido - rimarca il senatore grillino Vincenzo Presutto - che la lista dell'M5s con il nuovo simbolo verrà depositata. Bravi i volenterosi consiglieri che hanno raccolto le firme. Speriamo possa andare tutto a buon fine a dispetto del momento critico che si sta vivendo a livello nazionale. Possa essere un buon auspicio per una rinnovata armonia: senza più nessuna divisione e contrapposizione, così come ha indicato Beppe Grillo nel suo ultimo incontro a Roma».

Il Pd è impegnato nella raccolta delle firme della lista che fa capo a Manfredi quando l'entourage dell'ex rettore aveva già chiuso tutte le formalità. I dem hanno però chiesto di ripartire da zero.

Manfredi avrebbe detto ai dirigenti Pd: «Noi le firme le abbiamo, se volete che la nostra lista corra con un altro nome raccoglietele voi». I candidati dem sono schierati, insieme ai deluchiani, nell'altra civica di coalizione: «Progressisti e riformisti per Napoli». Le altre sono: «Comuni Protagonisti. Uniti per lavoro, ambiente e diritti» sull'asse Bassolino-Dema; Territori in Azione di ispirazione centrista; la lista di Maresca «Progresso e legalità con Catello Maresca»; a destra ci saranno Fi, Lega, FdI.

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