Con il nuovo decreto legge varato dal governo - che entrerà in vigore dal 6 agosto - il green pass assumerà una valenza stringete: si potrà accedere ai bar e ai ristoranti al chiuso - fatta eccezione per il consumo al banco - solo se in possesso del certificato verde; e così sarà anche per tante altre attività al chiuso come: piscine, palestre, teatri, musei, centri termali, ma anche stadi, fiere, congressi, concorsi e per assistere a spettacoli all'aperto.
In città la voce dell’opinione pubblica di alcuni giovani napoletani assume un tono favorevole alla stretta del vertice, e c’è chi esprime la propria posizione dichiarando: «Penso sia una misura dovuta che richiama a un senso di responsabilità civile da parte di tutti noi. Avere il green pass può essere un'arma in più a favore del mantenimento delle riaperture. Quindi bisogna prevenire piuttosto che curare». Tra i partenopei c'è anche chi preme sul tema dei controlli pilotati a sanzionare chi non rispetterà il nuovo decreto legge: «Il green pass serve, però devono esserci le giuste indicazioni riguardo le sanzioni per chi trasgredisce».
Durante la giornata odierna si è registrato un boom di prenotazioni, una corsa al vaccino non causale, ma intuitivamente associata all’effetto del certificato verde: «Per me il green pass porta all'obbligo a vaccinarsi, anche se di fatto non è un obbligo. Credo che sia la giusta soluzione, anche se va a togliere la libertà di scelta vaccinale», è il commento di un ragazzo già vaccinato con entrambe le dosi.
La stretta ha creato non poco rumore sul tema della limitazione delle libertà individuali, ma tra i giovani napoletani c'è chi controbatte: «Per accedere alle varie attività basta aver ricevuto almeno una dose di vaccino, e adesso che le vaccinazioni sono aperte a tutti, è anche molto facile l'accesso al green pass».
Anche se - con dati alla mano - la campagna vaccinale nazionale sembra procedere a passo svelto, il Premier Draghi rinnova l’invito a vaccinarsi. Il quadro epidemiologico sta peggiorando, il numero dei contagi è in corsa - soprattutto a causa dell’alta diffusione dettata dalla variante Delta - e risulta quindi necessario cercare di assumere una posizione di prevenzione e cautela e dettare nuove regole, proprio come sta avvenendo con l’uso del green pass.