Maura Striano assessore al Comune di Napoli: «Asili nido, i fondi non bastano»

«Assunti 58 istruttori educativi, 50 maestre e 30 istruttori di coordinamento pedagogico»

L'assessore Maura Striano
L'assessore Maura Striano
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 28 Agosto 2023, 08:00 - Ultimo agg. 18:27
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A Napoli, secondo i dati Istat del 2020, il tasso di copertura dei posti in asilo nido per la popolazione dai 3 ai 36 mesi era del 12,7%, oltre 10 punti percentuali sotto la soglia fissata dal Consiglio europeo nel 2002. Per colmare il gap, il Pnrr ha stanziato fondi per costruzione o ristrutturazione di asili nido da completare entro il 2026. Ma i fondi ottenuti probabilmente non sono sufficienti per permetterci di superare la soglia richiesta del 33%. Quest'anno i posti disponibili negli asili nido sono stati appena 1.993, mentre sono restati fuori 1.157 bambini. Di questo e altre criticità della scuola comunale ne parliamo con l'assessore Maura Striano.

Assessore, prima di tutto si aspettava questo alto numero di richieste per gli asili nido?
«Mi aspettavo una buona risposta da parte delle famiglie napoletane poiché durante tutto l'anno abbiamo lavorato tanto ai tavoli per l'infanzia, attraverso incontri pomeridiani nei nidi, mostrando gli spazi e il personale, ma soprattutto spiegando quanto sia importante che già nei primi mesi di vita i bambini non siano sempre in casa e con le stesse figure di riferimento, come la mamma o una nonna.

Sono momenti formativi essenziali per loro, e nel nido acquisiscono abilità e capacità altrimenti limitate. Questo dialogo proseguirà anche quest'anno. Resta il fatto che sebbene le domande siano fortemente aumentate, non riusciamo a soddisfare la richiesta».

Come fare, allora?
«I fondi Pnrr ci permetteranno di migliorare lo stato dei nidi esistenti e di crearne di nuovi. I cantieri partiranno a novembre, ma è chiaro che con questi fondi potremo soddisfare solo una parte delle richieste, necessitiamo di altri fondi per poterci muovere per altri nidi e ulteriore personale».

Tra i progetti stanziati c'è il nido Rocco Jemma. Lei promise alle famiglie che i 54 posti sarebbero stati mantenuti eppure in graduatoria ce ne sono solo 41.
«È vero ma questo è dipeso dal pessimo stato di un'aula dell'edificio che da novembre inizieremo a ristrutturare coi fondi Pnrr. Tuttavia la scuola è grande e ha altre aule: se ci sarà l'autorizzazione dell'Asl, recupereremo i 13 bimbi esclusi. Tuttavia, saranno recuperati a novembre, quando il nido sarà spostato negli spazi di via Amato di Montecassino che stiamo ristrutturando da fine giugno. Quindi, per queste 13 famiglie, i disagi dureranno eventualmente solo qualche mese, ma forse riusciremo a ottenere il via libera dell'Asl anche per l'11 settembre, primo giorno di scuola».

I lavori nell'ex sede della Direzione Assistenza e Servizi sociali stanno procedendo secondo la tabella di marcia?
«Dall'ultimo sopralluogo a fine luglio era tutto regolare, ma andrò in settimana per capire se ci sono difficoltà o rallentamenti, che in ogni caso non mi sono stati comunicati. Quindi il 31 ottobre la ditta ci consegnerà l'edificio e durante il ponte dei Morti faremo il trasloco da via Appulo a via Amato di Montecassino del materiale del nido Jemma. Questo edificio, dopo il 2025 resterà comunque un asilo nido. La Municipalità 2 quindi ne avrà uno in più, e se riusciamo a trovare i fondi necessari, anche un altro nell'adiacente ex scuola dell'infanzia».

Ci sono state in molte non ammissioni: c'è un problema di personale?
«Con la giunta Manfredi nel 2022 abbiamo assunto 30 istruttori educativi, e poco prima dell'estate altri 28 dalla graduatoria del concorso 2015, che ora è esaurita. Abbiamo assunto anche 50 maestre e per selezione interna e concorso ulteriori 30 istruttori di coordinamento pedagogico, figure essenziali che ci permetteranno di pianificare al meglio il lavoro sui nidi (ne gestiranno 2 ciascuno). Per il 2024 abbiamo previsto un concorso per 50 insegnanti di sostegno e 30 educatori. Inoltre, per compensare le carenze di organico durante l'anno, abbiamo fatto una call per contratti a tempo determinato e supplenze».

Il servizio mensa quando partirà?
«Per le scuole comunali partirà il 20 settembre, siamo già pronti. Per le scuole statali, ho chiesto alle dirigenti di comunicarmi se sono pronte anche loro e per ora sono molto pochi gli assensi».

Al di là dei lavori Pnrr su edifici esistenti, come recupererete altri spazi da dedicare agli asili nido?
«Per noi è un tema centrale: ne apriremo almeno altri 10, uno per Municipalità, sfruttando al meglio spazi esistenti ed ex case dei custodi, così come beni confiscati: domani, ho un sopralluogo in Municipalità 10 proprio per vederne uno. Tra gli impegni imminenti c'è una villa confiscata alla camorra in Municipalità 4, che ha locali occupati da Napoli Servizi che acquisiremo; una casa di un ex custode a Calata Capodichino; l'inaugurazione dei nidi Fedro e Bertelli. Stiamo cercando di ampliare l'offerta e soddisfare almeno il parametro del 33% ma se non si ha budget su nuove assunzioni e ristrutturazioni è difficile se non impossibile riuscirci. Abbiamo raccolto un'amministrazione in preà-dissesto, questo non va dimenticato». 

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