Napoli, la Consulta delle Elette in piazza in segno di solidarietà alle donne dell'Iran

Napoli, la Consulta delle Elette in piazza in segno di solidarietà alle donne dell'Iran
di Emiliano Caliendo
Lunedì 10 Ottobre 2022, 14:05 - Ultimo agg. 11 Ottobre, 07:27
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Il regime iraniano finirà? «Certo, come tutti i regimi», esclama speranzosa Rosita, cittadina iraniana da vent’anni in Italia. Porta con sé un cartello con la scritta in lingua farsi e in italiano «Donna, vita e libertà». Questo lo slogan che si alza da piazza Municipio, a Napoli, nel corso della manifestazione di solidarietà verso le donne iraniane che stanno lottando per affermare i propri diritti e la loro libertà. Un’iniziativa organizzata dalla Consulta delle Elette del Consiglio Comunale e delle Municipalità.

«Le donne iraniane e il popolo iraniano chiedono che non scenda il silenzio su quanto sta accadendo nel mio Paese - ha spiegato Rosita -. Chiediamo appoggio e sostegno perché si dia loro voce, una voce che in Iran viene soffocata ancor prima di uscire dal petto. Oggi le donne iraniane e le giovani generazioni riescono con grandi sacrifici e, a rischio della loro vita, a far sapere che cosa accade grazie ai social». «Noi abbiamo la fortuna di vivere a Napoli, una città che dà voce alle persone, - ha aggiunto - mentre in Iran ci sono massacri, arresti, torture ma tutti i regimi del passato sono finiti e la nostra speranza è che anche questo finisca, altrimenti tutte queste morti e queste sofferenze saranno state vane». Le rappresentanti istituzionali del Comune di Napoli presenti al flash mob si sono poi legate i capelli, come gesto simbolico, in ricordo di Masha Amini, manifestante iraniana arrestata e uccisa per non avere indossato "correttamente" l’hijab, e di tutte le vittime della repressione da parte del regime degli Ayatollah. Tra queste, Hadis Najafi, donna iraniana uccisa il 21 settembre 2022 nel quartiere di Mehrshahr, nella città di Karaj, durante le proteste.

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«Siamo qui – ha commentato la presidente della Consulta, la consigliera comunale Anna Maria Maisto - per manifestare il nostro sostegno alle donne iraniane che con grande coraggio e tenacia stanno scendendo in piazza a rischio della loro stessa incolumità, il nostro grido di condivisione e di dolore deve arrivare alle istituzioni nazionali e internazionali affinché si intervenga in Iran contro la violazione dei diritti umani che hanno colpito anche la nostra connazionale Alessia Piperno che speriamo torni presto a casa».

A sostegno delle tante donne, anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «L'Iran – ha detto davanti al Municipio - è stato culla della civiltà e luogo di grande storia e tradizioni e oggi invece vediamo immagini di una repressione assurda che colpisce le donne e diritti che per noi sono acquisiti ed elementari.

Da Napoli vogliamo dare un grande messaggio di solidarietà alle donne iraniane e a tutte le donne che nel mondo vivono una condizione di coercizione e di riduzione dei diritti. La nostra città è sempre stata e continuerà ad essere in prima linea nella difesa della libertà, dei diritti e dei più deboli e come amministrazione solleciteremo interventi governativi. Questa - conclude - è una battaglia di civiltà che deve vederci tutti uniti».

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