Turisti a Napoli, intervista all'assessore Teresa Armato: «Ora tocca ai privati»

«Da Pasqua abbiamo avuta una super affluenza dovuta all'appeal indiscutibile che esercita in tutto il mondo Napoli»

L'assessore Teresa Armato
L'assessore Teresa Armato
di Luigi Roano
Giovedì 8 Giugno 2023, 11:00
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Teresa Armato - assessore al Turismo e al Commercio - che bilancio fa sul fronte dei visitatori? In città abbiamo visto decine di migliaia di turisti. Che segnale è?
«Il concetto è semplice: maggio con il ponte del 2 giugno è stata la prova del nove. È andata non bene, ma benissimo e quello che io traggo da questa esperienza è che Napoli con il turismo deve viverci, la città deve essere orientata verso questo obiettivo perché abbiamo le potenzialità giuste».

E cosa serve per tirarle fuori queste potenzialità?
«Una connessione forte con i privati per la promozione della città e degli eventi, nella sostanza avere una nostra presenza negli altri Stati, nelle fiere del turismo internazionale, promuovere Napoli con una campagna di comunicazione forte, abbiamo a disposizione uno strumento che è la Dmo».

Dmo - letteralmente Destination Management Organization - è un bureau misto pubblico privato, un ufficio turistico che deve promuovere il territorio. Il Comune come intende strutturarlo?
«La Dmo che abbiamo concepito per Napoli prende luce dopo una serie di approfondimenti a livello nazionale ed internazionale, che registrano diversi risultati.

La formula che abbiamo immaginato è espressione di una reale cooperazione tra pubblico e privato, per la realizzazione di importanti attività di comunicazione, promozione e analisi e previsione dei dati attraverso un osservatorio innovativo concepito sul modello Netflix. Si tratta di una sperimentazione importante, concertata, innovativa, che siamo sicuri consentirà di rafforzare il posizionamento della città e migliorare l'intero sistema di offerta».

Andiamo sul concreto sul numero dei turisti in città in questo periodo
«Da Pasqua abbiamo avuta una super affluenza dovuta all'appeal indiscutibile che esercita in tutto il mondo Napoli, come direbbe il nostro Maurizio De Giovanni oggi Napoli è la capitale del mondo»

C'entra anche lo scudetto vinto dagli azzurri?
«In parte sì: solo per la festeggiare il tricolore ne abbiamo avuti mediamente 10mila al giorno. Le piazze della città sono state invase da centinaia di migliaia di turisti e non abbiamo registrato nessun incidente. Abbiamo avuto in media 180mila persone ogni fine settimana con pernottamenti. Tanto che nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere le camere occupate sono state dal 90 al 95% dell'offerta. Un giro di affari per ogni settimana dai 40 ai 60 milioni. Cifre importanti ecco perché dobbiamo iniziare a parlare di industria del turismo».

Manca però personale specializzato e non solo.
«La Federico II sta investendo sulla formazione e non si tratta solo di formare ragazzi che vogliono fare gli chef o i manager. Ma di ragazzi e ragazze che devono essere preparati ad accogliere anche un turismo di qualità che è in via di espansione i dati del nostro Osservatorio iniziano a darci indicazioni importanti»

Vale a dire?
«Ci sono dei mercati saturi e quelli da conquistare come quelli dell'est del mondo, penso alla Cina e al Giappone e agli Stati Uniti. Sappiamo che gli italiani vengono in massa, Napoli è la meta preferita dai nostri connazionali, come sappiamo che c'è un incremento di turisti stranieri. Vorrei qualificare gli eventi che proponiamo anche in altre lingue. Abbiamo dei fondi Poc con i quali lanceremo delle applicazioni specifiche da caricare sugli smartphone per raggiungere sempre di un pubblico giovane anche altre mercati».

Intanto Napoli sbarca a Parigi accompagnata dal Presidente Mattarella e accolta dal premier francese Macron...
«Dobbiamo fare in modo che Napoli diventi Parigi. Il Presidente della Repubblica è andato lì per rinnovare il legame con la Francia che ora passa anche attraverso Napoli. La città dà la sensazione, anzi la certezza, di essere in cammino, che si è messa in moto e questo è un aspetto importante soprattutto a livello internazionale»

La delibera per tutelare i siti Unesco a che punto è?
«Siamo in dirittura d'arrivo, nell'ultimo mese ci siamo dedicati completamente all'intesa con la Regione e sono molto fiduciosa che si chiuda perché la città ne ha bisogno».

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