«Sono un ex magistrato e non sarei mai contrario all’indipendenza e autonomia della magistratura, la nostra apertura al dialogo è assoluta e lo confermeranno domani le nostre dichiarazioni programmatiche al Csm davanti al Capo dello Stato», assicura il ministro della Giustizia Carlo Nordio, oggi in Campania per partecipare a un evento a Caivano e alla inaugurazione si tren uove aule nel tribunale di Aversa Napoli Nord.
Sull’introduzione di pagelle per i magistrati, il Guardasigilli prova a stemperare i contrasti: «Nelle pagelle vi è una maggiore specificità degli illeciti disciplinari ed è a garanzia degli stessi magistrati. Più la norma è specifica e chiara, più una persona sa che cosa rischia se non fa bene il suo lavoro. I criteri sono sempre gli stessi: la produttività, la presenza in ufficio, la tempestività nel deposito degli atti, il rigore logico non solo nel motivarli, ma anche nell’aggiornarsi nella produzione legislativa. Il giudizio spetta comunque sempre al Csm, non vi è alcuna interferenza del potere esecutivo o del Parlamento, non vedo la ragione di una protesta o nemmeno di una diffidenza nei confronti di un progetto elaborato in gran parte dal precedente governo».
E sulle polemiche con la magistratura dice: «Le differenze di opinione tra amanti sono un’integrazione dell’amore, diceva il poeta».