Quirinale, la sfida dei grandi elettori in Campania: mossa dei centristi per scalzare Oliviero

Quirinale, la sfida dei grandi elettori in Campania: mossa dei centristi per scalzare Oliviero
di Dario De Martino
Lunedì 10 Gennaio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 17:48
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A ventiquattro ore dal voto c'è sempre più fibrillazione in consiglio regionale in vista della scelta dei tre delegati campani per l'elezione del Presidente della Repubblica. Per prassi, solitamente, vengono designati come grandi elettori il presidente della Regione, il presidente del consiglio regionale e un rappresentante dell'opposizione. La battaglia per il Quirinale, però, stavolta si gioca all'ultimo voto. Per questo anche la scelta dei delegati regionali diventa molto delicata e pure le prassi consolidate non sono più così garantite. Sicuro del biglietto per Roma, al momento, c'è solo il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Per gli altri due delegati la partita è tutta da giocare e anche il posto del presidente del Consiglio Gennaro Oliviero non è più così certo. Quella di oggi sarà giornata di incontri e telefonate per le varie trattative tra le parti in gioco. Difficilmente, però, si arriverà domani in Consiglio con gli accordi già stretti.

Tra i consiglieri regionali c'è chi è convinto che la riunione dell'assise, in programma per le 10.30, andrà per le lunghe proprio per il proseguire delle trattative tra le parti. D'altronde per la giornata di oggi non è stata programmata nemmeno la classica riunione della maggioranza alla vigilia del Consiglio. Un'assenza di regia che ha sorpreso alcuni consiglieri regionali. Anche perché l'area centrista della maggioranza è agitata. Ai moderati non convince affatto il disegno a cui sta lavorando il Partito democratico. L'obiettivo del Pd è quello di mandare a Roma due suoi rappresentanti, De Luca e Oliviero, e sostenere Valeria Ciarambino come delegata dell'opposizione.

Chiaro il ragionamento Dem: per il voto al Quirinale meglio un esponente M5s che uno del centrodestra. Nelle ultime ore, però, molti centristi sono intervenuti pubblicamente chiedendo che la loro area venga rappresentata con l'elezione di un grande elettore. 

Il primo appello è arrivato dal segretario regionale di Noi di Centro, Luigi Bosco: «Mi parrebbe una cosa giusta se le forze centriste ed i consiglieri appartenenti a gruppi civici ed al gruppo misto che si richiamano ad una cultura moderata decidessero di far convergere i loro voti su un loro rappresentante. De Luca deve essere il primo ad essere designato, per il resto, anche in virtù della coalizione larga intelligentemente promossa dal presidente, occorre che la parte non di sinistra dello schieramento abbia un suo delegato». Anche il segretario regionale dei Moderati, Vincenzo Varriale, sulla stessa linea: «Una maggiore presenza moderata, tra l'altro, contribuisce a garantire l'imprescindibile equilibrio nelle scelte della figura chiave per la nostra Repubblica». Insomma: nel disegno centrista ad essere sacrificato sarebbe Gennaro Olivero perché - il ragionamento dei moderati - il Pd è già rappresentato da De Luca. Al piano guarda con interesse anche il centrodestra che sta gestendo le trattative con i tre capogruppo di Forza Italia, Fdi e Lega. Se la maggioranza non dovesse ascoltare le richieste centriste, l'area guidata da Stefano Caldoro potrebbe approfittarne e provare a stringere un'intesa. 

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Il regolamento prevede che ogni consigliere esprima due preferenze. I dieci consiglieri di centrodestra potrebbero unirsi ai centristi e provare a ribaltare il fronte. Quanto ai nomi, la strategia di Fi, Lega e Fdi prevede un dialogo fitto con i centristi anche sulla scelta dei due esponenti da sostenere. Per il centrodestra, oltre a Stefano Caldoro, circola anche l'ipotesi Annarita Patriarca. Nei conti di Fi, Fdi e Lega sono considerati avvicinabili tra i sei e gli otto consiglieri centristi che aggiunti ai dieci del centrodestra potrebbero bastare per far far cadere almeno uno tra Oliviero e Ciarambino. L'M5s, dal canto suo, prova a tessere la tela con il Pd per ottenere dalla maggioranza i voti necessari a designare come grande elettrice la leader campana dei grillini. Insomma, ogni preferenza è utile per strappare un biglietto per Roma. In questo quadro potrebbe risultare determinante anche la posizione che prenderà Italia Viva con i suoi quattro consiglieri regionali. «Sceglieremo come delegati coloro che, come noi, condividono l'intento di portare al Colle una persona che abbia tra le sue qualità quella di unire e non di dividere», aveva detto qualche giorno fa il consigliere regionale renziano Francesco Iovino. E l'area centrista potrebbe pure allargarsi. Nel gruppo De Luca presidente si ragiona sull'ipotesi. «Con il cuore non mi dispiacerebbe esprimere una posizione centrista», spiega Diego Venanzoni. I deluchiani si vedranno oggi per fare il punto alla vigilia della riunione dell'assise.

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