Napoli, il sindaco Manfredi nella sede della fondazione «A voce d’’e creature onlus»

La fondazione ha lanciato un appello sull'assegnazione dei beni confiscati alla mafia

Gaetano manfredi in visita all'associaizone a voce d’’e creature
Gaetano manfredi in visita all'associaizone a voce d’’e creature
Lunedì 5 Febbraio 2024, 18:21
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Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha incontrato oggi don Luigi Merola ed i ragazzi della fondazione «a voce d’’e creature onlus» che ha sede nella storica «Villa di Bambù» confiscata alla criminalità organizzata e concessa in comodato d’uso gratuito dal comune di Napoli nel dicembre 2007.
La fondazione, che dall'inizio della sua attività ha ospitato oltre 1300 ragazzi, è aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì e coinvolge circa 150 ragazzi, dai 6 ai 18 anni, che vengono seguiti da insegnanti, studenti universitari, volontari del servizio civile e liberi
professionisti.


«Questo è un momento di gioia per la nostra comunità – ha commentato don Luigi Merola - accogliamo il sindaco con grande piacere per fargli toccare con mano come combattiamo la criminalità prendendoci cura dei ragazzi da quando sono piccoli. Da 17 anni togliamo la manovalanza alla camorra, facendo tante attività che vanno dal doposcuola ai laboratori e alla formazione professionale. Oggi vogliamo fare un appello al sindaco perché nel regolamento dei beni confiscati è previsto che dopo 20 anni
l'immobile torni al comune per un nuovo bando. Chiediamo che venga fatta una modifica per stabilire che il bene torni al comune solo se viene utilizzato male e non siano state pagate le tasse dovute. La situazione della dispersione scolastica dopo la pandemia si è ulteriormente aggravata, noi siamo in rete con tutti i presidi e cerchiamo di prevenire il problema».
«Noi stiamo procedendo per una revisione del regolamento – ha dichiarato il sindaco Manfredi - in maniera da dare continuità alle iniziative che hanno dimostrato di dare un contributo molto positivo alla comunità come è il caso della fondazione «a' voce d’'e creature». È una questione che ci sta molto a cuore sulla quale stanno lavorando sia l’assessore De Iesu che il capo di gabinetto proprio per fare in modo che questa continuità possa essere garantita. Questa è una di quelle esperienze fondamentali per la città perché purtroppo quando si vuole contrastare il male c’è bisogno di grande cura e di grande solidarietà da parte di tutti per i bambini ed i ragazzi del nostro territorio. L’azione di vicinanza ed accompagnamento che fanno qui è il modo migliore per tenere i ragazzi in un sistema educativo ed evitare che possano prendere una strada sbagliata».

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