Napoli, a 120 anni dalla nascita si celebra Pietro Bottoni e la sua opera

Il film è stato realizzato attraverso il materiale del suo vasto archivio formato da oltre 90.000 unità documentarie

Pietro Bottoni e Fernand Lèger
Pietro Bottoni e Fernand Lèger
Giovedì 7 Dicembre 2023, 11:14
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Arriva a Napoli il film «Una giornata nell’archivio Piero Bottoni» di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti che sarà proiettato lunedì 11 dicembre alle ore 18 presso la Fondazione Ezio De Felice a Palazzo Donn'Anna.

A 120 anni dalla nascita e a 50 dalla sua scomparsa, il film, liberamente tratto da un soggetto di Giancarlo Consonni e Graziella Tonon, narra l’opera di Piero Bottoni, figura di spicco della cultura architettonica e urbanistica italiana del Novecento, attraverso il materiale del suo vasto archivio formato da oltre 90.000 unità documentarie, tra cui numerose fotografie e bobine di pellicole in 16 mm e 8mm.

Aprirà l’appuntamento con i saluti istituzionali Marina Colonna, Presidente Fondazione Ezio De Felice, e, a seguire, un’introduzione di Michelangelo Russo, Direttore DiArc Università di Napoli Federico II.

Ad accompagnare la proiezione della pellicola, ci sarà l’intervento di Giovanni Menna dell’Università degli Studi Federico II, intitolato «Giacché sogno e poesia muovono, malgrado le apparenze, il mondo». Democrazia, bellezza e architettura: Piero Bottoni, e di Federica Ribera dell’Università degli Studi di Salerno, dal titolo «Piero Bottoni, un patrimonio a rischio: questioni aperte sulla conservazione e la tutela del Moderno».

In una sala della Cineteca di Milano, Giancarlo Consonni e Graziella Tonon osservano vecchi filmati appena digitalizzati: a partire dalle bobine ritrovate nell’archivio ricostruiscono la vita e i progetti dell’architetto, urbanista, pittore e fotografo Piero Bottoni.

Il film segue la ricerca della coppia tra i materiali conservati sia in cineteca, sia soprattutto presso l’archivio. Raccontano di un artista poliedrico quanto socialmente impegnato, che ha dedicato la sua vita e il suo lavoro all’intento primario di infondere sogno e incanto nella realtà, avvalendosi dell’apporto di tutte le arti. Nel lavoro di Bottoni l’etica corrisponde all’estetica, l’impegno sociale coincide con soluzioni abitative che permettono una dignità di vita per tutti (il bagno in casa, gli ambienti suddivisi).

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Attraverso la molteplicità dei materiali a disposizione – disegni, film, foto, inchieste, progetti, voci – il film mostra la realizzazione del progetto più ambizioso di Piero Bottoni: la costruzione di una montagna a Milano, il Monte Stella, nato dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale. Perché come scrive Bottoni stesso: «Se il Monte Stella è nato, è cresciuto, si è coperto di alberi, di viottoli e di strade, è perché fu un sogno e una poesia e perché io vi ho creduto. Giacché sogno e poesia muovono, malgrado le apparenze, il mondo».

 

Grazie alla donazione da parte della moglie Giudi e dei figli Piero Alessandro e Stella, l’Archivio Piero Bottoni è stato fondato nel 1983 ad opera di Giancarlo Consonni, Lodovico Meneghetti e Graziella Tonon, e custodisce, presso l’attuale sede di Campus Bovisa del Politecnico di Milano, circa 20.000 disegni, 25.000 fotografie, 30.000 documenti scritti, 10.000 fra libri, periodici e opuscoli e altro materiale ancora appartenuto al progettista milanese.

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