Napoli, «Virtus, Virtutis» al complesso Sant'Anna dei Lombardi: Matteo Fieno in mostra con le 5 virtù contemporanee

Su invito di ParteNeapolis, che gestisce l’area museale e gli eventi del Complesso

L'artista Matteo Fieno
L'artista Matteo Fieno
Sabato 8 Aprile 2023, 12:33
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Sarà aperta al pubblico fino al 24 maggio «Virtus, Virtutis», mostra personale di Matteo Fieno a cura di Ambra Giglio, accolta nella Sagrestia Vecchia del Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, scrigno napoletano affrescato da Giorgio Vasari con un ciclo pittorico dedicato alle virtù.

La mostra costituisce l’atto conclusivo di una profonda riflessione di Matteo Fieno a partire dal lavoro realizzato dal maestro aretino a Napoli: in un dialogo ideale con Vasari, l’artista declina in chiave contemporanea le Virtù illustrate sulla volta della Sagrestia. Una rilettura non solo formale ma anche comunicativa che ha trasformato il progetto in un ponte sperimentale tra le epoche. Su invito di ParteNeapolis, che gestisce l’area museale e gli eventi del Complesso, Fieno realizza dodici tele (150x150 cm), dipinte con tecnica mista, per raccontare sui social media la prolifica potenza espressiva di un tema centrale per la storia dell’arte, con le sue implicazioni etiche e teologiche.

Alla pubblicazione nel 2022 sul profilo Instagram di Sant’Anna dei Lombardi, fa seguito oggi la mostra «Virtus, Virtutis» che porta cinque delle virtù contemporanee dipinte da Matteo Fieno nei luoghi del Vasari: Sapienza, Concordia, Bontà, Prodigalità e Abbondanza.

Dal mondo digitale a quello analogico e non viceversa, per provare a trovare assonanze e similitudini con una visione della Virtù per sua natura universale eppure diversa in ogni epoca.

Quando nel 1544 Giorgio Vasari fu invitato dall’Ordine Olivetano ad affrescare il Refettorio del loro monastero, successivamente adibito a Sagrestia, scelse di sostituire gli elementi medievali preesistenti con «la maniera moderna», lavorando a stucco le volte per dare luce allo spazio e realizzando un ciclo pittorico diviso in tre campate, ognuna corrispondente ad un preciso programma iconografico che prevedeva la realizzazione di personificazioni delle virtù intorno ad un ottagono centrale contenente il tema di riferimento. La volta di ingresso è dedicata al tema della Religione dove, tra le altre, trovano spazio Concordia e Bontà, due delle virtù dipinte da Matteo Fieno; l’ottagono centrale è dedicato al tema dell’Eternità, che include anche la Prodigalità e la Sapienza, presenti in mostra nella sua interpretazione contemporanea, così come l’Abbondanza, illustrata nel ciclo vasariano nell’ultima volta dedicata al tema della Fede.

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Accompagna la mostra la pubblicazione di «Diario di Virtus, Virtutis», un testo realizzato in collaborazione con Davide Dadone, giovane teologo e docente di religione, che insieme ai suoi giovani allievi esplorerà il concetto di Virtù al tempo di Vasari come ai giorni nostri. Attraverso l’utilizzo di un linguaggio aperto e divulgativo, l’indagine di Dadone vuole portare alla luce parallelismi e differenze tra ieri e oggi, invitando alla riflessione il lettore/spettatore grazie all’analisi degli interrogativi esistenziali che attraversano il tempo.

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