«Cent'anni senza Caruso», cinque eventi e una mostra inedita per celebrare il tenore dei due mondi

«Cent'anni senza Caruso», cinque eventi e una mostra inedita per celebrare il tenore dei due mondi
Mercoledì 1 Dicembre 2021, 21:42
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È stata presentata presso la sede dell’Accademia Internazionale Enrico Caruso la rassegna concertistica «Cent’anni senza Caruso», iniziata il 3 agosto a Castel dell'Ovo con suggestive musiche dal vivo e immagini originali dell’epoca, finanziata dalla regione Campania con il patrocinio del comune di Napoli, che debutterà il prossimo 5 dicembre con quattro nuovi concerti in due distinte location della città e un evento-concerto in streaming con gli organismi presenti nel mondo dedicati al Caruso l’11 dicembre alle ore 20.30, dove saranno presenti allievi e maestri che inaugureranno l'anno accademico 2022 dalla sala Caruso dell'accademia, in corso Umberto 293 a Napoli.

Quest’ultima accoglierà successivamente la prima mostra permanente, attualmente in fase di ideazione e progettazione, con una raccolta di 92 pezzi a cui di volta in volta se ne aggiungeranno altri, tra cui vinili originali dal 1902 al 1920 e caricature autografe che ripercorrono la vita e la storia dell’artista.

Un patrimonio inestimabile della carriera del grande tenore e della sua terra d’origine, ai quali si aggiungono cimeli donati da collezionisti di varie parti del mondo che l’accademia conserva con cura da oltre 25 anni.

Sarà il direttore d'orchestra nonché presidente dell'accademia Caruso, Giuseppe Schirone, a celebrare non solo il centenario della scomparsa del cantante lirico, ma anche il 25º anniversario della fondazione della stessa accademia avvenuta nel 1996 nel quartiere natio di Caruso, a San Giovanniello. Profondo conoscitore e propulsore della cultura carusiana, Schirone presenterà in prima assoluta mondiale una sua composizione con testo originale di Daniele Galasso dal titolo “Rapsodia a Caruso” con l’orchestrazione di Roberto Marino. In tutti i concerti i programmi di sala riguarderanno il repertorio di Caruso e omaggi all’artista.

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Il primo appuntamento, che vedrà la partecipazione del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, è fissato il 5 dicembre alle ore 19.00 presso il Teatro Mediterraneo alla Mostra d’Oltremare. I professori d'orchestra - sotto la guida della bacchetta di Giuseppe Schirone - accompagneranno due tenori di fama internazionale come Francesco Malapena ed Enrique Parra, quest'ultimo proprio allievo dell'Accademia Internazionale Enrico Caruso e studente del bel canto con il maestro Schirone. A presentare il “Concerto per una Voce senza tempo” saranno gli attori Patrizia Di Martino e Sasà Trapanese con un ospite d’eccezione, Nicola Forte, che porterà alla luce fatti, avvenimenti e curiosità sulla vita di Caruso.

La seconda cornice sarà quella del Teatro Salvo D'Acquisto al Vomero, via Morghen, 58, che accoglierà il 17, 18 e 19 dicembre artisti internazionali che hanno dato lustro alle scuole napoletane nei vari ambiti musicali nel mondo. Giuseppe Schirone e l'orchestra dell'accademia, in questa occasione in forma cameristica, saranno affiancati nelle tre serate dai tenori che le hanno dato lustro a livello internazionale, Enrique Parra spagnolo di nascita e il napoletano Mario Luciano Greco. Nella prima serata il pubblico potrà ascoltare l'ouverture proposta da Lucio Lo Gatto e i Vandalia, per la quale il compositore napoletano, docente al Regio Conservatorio San Pietro a Majella darà vita a una performance corale di suoi arrangiamenti in omaggio a Caruso.

Nella seconda serata si esibirà il celebre pianista Eugenio Fels, discendente della scuola pianistica di Thalberg-Cesi, espressione pura della napoletanità nella cultura artistica e musicale mitteleuropea per antonomasia nel mondo. Infine nella terza serata altri due ex allievi attualmente insegnanti presso l'Accademia, terranno l'ouverture del primo e del secondo atto: il giovane pianista Fabio Espasiano nel primo atto con due dei sei momenti musicali opera 16 di Sergej Vasil’evič Rachmaninov e il mandolinista Daniele Galasso nel secondo atto introducendo le canzoni classiche napoletane.

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