Napoli, in Sala Assioli parte la rassegna «Altre Visioni - Teatrasti e Cineanti»

La regista e interprete del film incontrerà il pubblico insieme ad Antonella Di Nocera e Angelo Curti.

Eleonora Danco in «N-capace»
Eleonora Danco in «N-capace»
Giovedì 16 Novembre 2023, 16:33
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Sala Assoli, spazio storicamente vocato al Cinema, da lunedì 20 novembre propone incontri e proiezioni, a cura di Angelo Curti, dal titolo evocativo Altre Visioni - Teatrasti e Cineanti, un percorso che si muove sul confine fra discipline e linguaggi della scena e dello schermo. Il teatro dove furono girati Teatro di guerra di Mario Martone e L’amore non ha confini di Paolo Sorrentino, in un momento storico in cui si assiste alla chiusura delle sale cinematografiche, apre un importante spazio dedicato alle proiezioni filmiche. Si parte il 20 novembre ore 20.30 con l’esordio cinematografico di Eleonora Danco, N-capace. La regista e interprete del film incontrerà il pubblico insieme ad Antonella Di Nocera e Angelo Curti

N-capace folgorante esordio della regista, drammaturga e performer Eleonora Danco – premiato con due menzioni speciali al 32° Torino Film Festival, designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Sncci, nominato al David di Donatello e ai Nastri d'Argento – è un gioiello cinematografico.

Tra interviste, performance e atmosfere post-surrealiste, il film rivela il talento visionario dell’autrice. Tutto nasce dal non voler soffrire per la morte della madre: la protagonista, Anima in pena, ha un conflitto con l’anziano padre e i luoghi della sua infanzia. In viaggio tra Terracina e Roma, si ferma a parlare con anziani e adolescenti. È attratta dalle loro facce, dalle voci, e li interroga.

Prodotto da Angelo Barbagallo con RaiCinema, N-capace si avvale della preziosa fotografia di Daria D’Antonio, occhio costante dei più recenti film di Paolo Sorrentino, premiata con il David di Donatello per È stata la mano di Dio.

Eleonora Danco, artista totale assai apprezzata da Mario Martone e Nanni Moretti, dichiara fra le fonti d’spirazione del film: «La metafisica di De Chirico, il surrealismo di Buñuel. C'è un po' di questo in me che col piccone in mano vorrei distruggere luoghi dissacranti come il muro dell'Ara Pacis, il nuovo mercato chiuso del Testaccio o altro. Il film è uno struggimento con la vita».

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L’artista sta lavorando al secondo film dal titolo provvisorio Disco Inferno, che lei stessa definisce: «una storia senza trama, generata dalle condizioni più intime della vita, dalle cose che non riusciamo a dire fino in fondo. Starò al centro di una decina di personaggi corali, della strada, tutti coinvolti con un linguaggio interiore, viscerale, fatto di stati d’animo».

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