Dopo l’anteprima di stagione, sabato 14 ottobre ore 21.00 al via la programmazione artistica di Sala Assoli con lo spettacolo vincitore del Premio Gennaro Vitiello,“Era mio padre”, del giovane performer Mauro Maurizio Palumbo.
Accompagnato sul palco da oggetti significanti, azioni poetiche, evocazioni musicali, Palumbo dà vita ad una drammaturgia fisica che ripercorre le tappe di formazione dell’uomo: dalla nascita fino alla costruzione del rapporto con la figura paterna, l’accettazione della morte e l’affermazione del valore della memoria.
Un mondo sospeso ospita azioni, suoni, vocalizzi e musiche classiche, che innescano i ricordi di un ragazzo diventato uomo, padre e marito contro la sua volontà ma che riesce a vivere la propria condizione, riscattandosi dal dolore, elaborando il lutto e riorganizzando una nuova vita.
«L’intento è quello di esprimere a livello individuale e collettivo, esigenze, desideri ma anche rimpianti e disadattamenti – spiega l’artista Mauro Maurizio Palumbo.
Frutto di un laboratorio intensivo per la costruzione di una drammaturgia visiva in dialogo con musiche arcaiche, classiche e contemporanee, basate su suoni e vocalizzi, che si innescano con azioni fisiche, processi mnemonici, ricordi ed emozioni, il progetto intende creare con i fruitori-spettatori una sinergia e un incontro intellettuale e poetico con l’autore-attore nella costruzione di una possibile drammaturgia della memoria che lega le figure padre-figlio.
La replica è domenica 15 ottobre ore 18.00.
Per info e prenotazioni: assoli@casadelcontemporaneo.it