Napoli, al Trianon Viviani “Blues Velvet”: il jazz da Chicago in città

Lo spettacolo sabato 2 marzo 2024 alle ore 21.00

Napoli, al Trianon Viviani “Blues Velvet”
Napoli, al Trianon Viviani “Blues Velvet”
Domenica 25 Febbraio 2024, 12:27
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Sarà il Teatro Trianon Viviani di Napoli a ospitare, sabato 2 marzo 2024 alle ore 21.00 (in replica domenica 3), il debutto di “Blues Velvet” dal sottotitolo as neapolitan jazz dream, uno spettacolo in valigia di Maria Angela e Marianna Robustelli, che porta in scena la storia emblematica e affascinante di Billie e Lola.

Presentato da Fondazione Teatro della Toscana - Teatro Nazionale, OTP Obeĉe Teatro Project, l’allestimento vedrà interpreti in scena Maria Angela Robustelli, che firma anche la regia, e Marianna Robustelli, con la direzione musicale di Salvatore Torregrossa al pianoforte, fisarmonica, ukulele, chitarra elettrica e kazoo, Nico Sommese ai fiati, Antonello Buonocore, al basso e contrabbasso, e Pasquale Ferraioli alle percussioni.

Blues Velvet nasce e prende forma dagli appunti annotati su un tovagliolo di carta, ad un tavolino dell’Andy’s Jazz Club di Chicago, durante un periodo di lavoro delle sorelle Robustelli nella metropoli statunitense. Billie e Lola sono due sorelle nate nel sobborgo di Taylor Street a Chicago, figlie dell’emigrazione, cresciute ascoltando le interpretazioni e le storie della loro nonna Dolores (Maria Addolorata) che, orfana e ragazzina, nel 1929 fugge dalla miseria di un quartiere popolare di Napoli e attraversò l’oceano per arrivare in America, solo con la sua chitarra, tante canzoni e la voglia di cantare.

I ricordi di Dolores sono per le due ragazze l’unico legame con le loro radici culturali ed emotive, che alimenteranno il loro sogno di diventare due star e tornare a Napoli da dive. Blues Velvet ci catapulta in un fumoso locale notturno, una cave napoletana come un club di Taylor Street a Chicago, in cui la melodia antica napoletana si fonde con i ritmi del jazz e la musica da ballo della comunità italo-americana del dopoguerra.

Era de Maggio diventa May is backPassione è Passion, ‘A vucchella è A pretty lovely kiss, Uocchie c’ arraggiunate invece Black eyes e così via, passando per Maruzzella, fino ad arrivare ad una versione di Dove sta Zazà dal sapore più che nostalgico, una rivendicazione di una identità italiana provata dall’emigrazione e mai perduta.

I riflettori si accendono e le due cantanti italo-americane, in un italiano misto ad un inglese storpiato ed al napoletano, si esprimeranno in broccolino, una lingua di parlata dalla folta comunità di emigrati italiani negli States e racconteranno al pubblico, in questo slang divertente e immaginifico, la loro storia, i loro sogni e canteranno le loro canzoni.

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