«Fermiamo questo scempio» don Maurizio Patriciello contro la violenza di genere

Don Maurizio Patriciello
Don Maurizio Patriciello
di Elena Petruccelli
Giovedì 24 Agosto 2023, 11:32
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Padre Maurizio Patriciello dedica un post contro la violenza di genere. La tragedia di Anna Scala, la donna uccisa dall'ex e trovata senza vita nel bagagliaio di un'auto a Piano di Sorrento, ha ancora una volta focalizzato l'attenzione del coraggioso parroco di Caivano, sulla piaga della violenza sulle donne.

«Anna l’aveva denunciato.

Una, due volte. Anna si era ribellata. Anna aveva chiesto aiuto. Ma non è successo niente. Anna è stata vigliaccamente uccisa". In questi giorni padre Maurizio ha dedicato diverse riflessioni alla vicenda, cercando di dare consigli alle donne: "Vi prego, non date fiducia a chi non la merita, non fate dono del vostro amore a chi lo calpesta"».

Allo stesso tempo analizza la questione tempo e si rivolge alle auorità per trovare soluzioni concrete: «Occorrerebbe parlarne a reti unificate. Mettere insieme figli e genitori delle vittime, chi ci governa, forze dell’ordine, media e magistratura. Credo sia giunto il momento di guardare senza ipocrisie e senza rassegnazione al disumano scempio sotto i nostri occhi. Occorre dare seguito alle denunce che tanta ansia e tanta paura costano alle donne minacciate. Occorre dare loro la certezza che lo stalker è sotto controllo. Corriamo allora a comprare i migliori braccialetti elettronici. Il denaro? In Italia, lo sappiamo tutti, si trova sempre. Basta volerlo. Basta mettersi in ascolto dell’ultimo, raccapricciante grido delle “nostre” donne uccise e del pianto ininterrotto di coloro che le volevano bene».

Questa mattina sul suo profilo facebook scrive: «E io, oggi, ho il terrore di dire alla cara Maria, umiliata e picchiata dal compagno: “Corri in caserma”. Il pensiero di poterla condannare a morte mi angoscia. Dopo la denuncia, infatti, già lo so, lei resterà sola a fronteggiare l’aguzzino. Settantasei donne uccise in otto mesi. Una mattanza. Dietro di loro centinaia tra figli, genitori, fratelli, sorelle, amiche precipitati in un dolore senza fine. Fermiamo questo scempio». 

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