Un libro per prendersi cura, l'iniziativa del Policlinico in occasione della festa della donna

Policlinico Federico II, reparto di ginecologia
Policlinico Federico II, reparto di ginecologia
di Emma Onorato
Martedì 8 Marzo 2022, 19:33
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Non solo mimose, ma Un libro per prendersi cura: è questa l'iniziativa lanciata dal Policlinico della Federico II che, in occasione della festa della donna, ha scelto di distribuire dei romanzi - donati dall'editore Ateneapoli - alle donne ricoverate nel reparto di Ginecologia ed Ostetricia del dipartimento materno-infantile dell'Aou. Un gesto che vuole ricordare come sia importante ritagliare del tempo da dedicare alla cura del proprio benessere. Perché la salute passa anche attraverso la lettura di un buon libro. «Le donne sono un grande motore di cambiamento - commenta Anna Iervolino, direttore generale dell'Aou Federico II -. Regalare un libro alle nostre pazienti, molte delle quali prossime a diventare madri, vuol dire invitarle a prendersi cura di sé, anche attraverso i mille viaggi che un romanzo può regalare, a studiare, ad essere curiose, a conoscere il mondo ad essere parte attiva della società. La salute ed il benessere femminile passano anche, e soprattutto, attraverso la consapevolezza di sé».

Sono state le parole dell'attivista pakistana, Malala Yousafzai - la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace - ad ispirare ed accompagnare l'iniziativa: «Un bambino, un insegnate, un libro, una penna, possono cambiare il mondo». I romanzi sono stati consegnati direttamente dal direttore generale dell'Aou Federico II, Anna Iervolino, il direttore del dipartimento materno-infantile, Giuseppe Bifulco e il direttore sanitario, Emilia Anna Vozzella. «Dare cultura, fornire cultura, è sempre un modo per rasserenare la mente», sottolinea il professore Bifulco. Poi aggiunge: «C'è da considerare che in questi reparti ci sono donne che vivono dei momenti lieti, ma anche donne che vivono delle lungodegenze con delle grandi preoccupazioni e quindi donare un libro - in occasione dell'8 marzo - ci è sembrata un'idea molto interessante. Abbiamo visto sui volti delle nostre donne la felicità nel ricevere un piccolo dono che consentirà di trascorrere delle ore di lettura in serenità in un momento che resta critico, se si considera il quadro pandemico generale che ha ridotto all'osso i contatti con i familiari. Quindi un'ora di lettura può aiutarle a trascorrere più serenamente la giornata» conclude. Gialli, romanzi di formazione e racconti di un'intensa storia di amicizia. «Abbiamo messo a disposizione i libri dei nostri autori universitari, De Felice, Carravetta e Verolino» spiega Giuseppe Varriale, direttore di Ateneapoli, che evidenzia come siano sempre state sostenute iniziative di questo genere perché «condividiamo in pieno l'idea che i libri e la letteratura aiutino ad arricchire la quotidianità e a vivere meglio».

Ma l'omaggio, rivolto alle neo mamme, è stata anche l'occasione per esprimere il grande valore che riserva ogni donna: «La donna è simbolo di unione, di forza e di sostegno.

Con la grave emergenza umanitaria legata alla guerra, che è scoppiata non lontana dalle nostre comode case, il ruolo della donna è anche un appello all'umanità». Tiene a ricordare la Iervolino contestualizzando il periodo storico in cui stiamo vivendo. Poi aggiunge: «La donna è centrale in un discorso di tutela del futuro dell'umanità. Siamo tutti figli di una mamma, e le mamme sono sempre le madri di tutti i figli del mondo». Ed è proprio in questo difficile momento dettato dalla guerra in Ucraina, che la Federico II - il più grande punto nascita della Regione Campania - ha scelto di «offrire una qualificata assistenza sanitaria alle donne provenienti dall'Ucraina. Molte di queste donne sono gravide e quindi abbiamo pensato di offrire loro il monitoraggio durante la gestazione in un ambiente qualificato come il nostro», dichiara Emilia Anna Vozzella, direttore sanitario dell'Aou Federico II. «Oltre alle donne - che possono essere assistite durante gravidanza -  abbiamo dato la disponibilità di tutti i nostri specialisti che saranno a disposizione dei bambini con patologie croniche o affetti da malattie rare. E al contempo garantiamo la continuità dell'assistenza e della cura anche alle madri, e alle donne, affette da patologie croniche e malattie rare», conclude.

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