Movida sfrenata a Jesolo. Il sindaco: «Non mi fermo, sono pronto a chiudere piazze e tratti di lungomare»

Movida sfrenata a Jesolo. Il sindaco: «Pronto a chiudere piazze e tratti di lungomare»
Movida sfrenata a Jesolo. Il sindaco: «Pronto a chiudere piazze e tratti di lungomare»
Martedì 15 Giugno 2021, 08:27
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JESOLO - «Se questa ordinanza non basta, non escludo di firmare un provvedimento ancora più restrittivo, non possiamo tollerare certe situazioni nella nostra città. Anche a costo di chiudere delle piazze o dei tratti di lungomare».  Dopo gli eccessi delle scorse settimane, il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia ha passato il sabato notte facendo la spola tra piazza Mazzini e la spiaggia in modo da verificare gli effetti dell'ordinanza anti-alcol e constare con i propri occhi che gli alcolici, nonostante i divieti, continuano a scorrere senza troppi problemi tra i tradizionali luoghi della movida e l'arenile.


Sindaco, cosa non ha funzionato sabato notte?
«Servono più forze dell'ordine.

I nostri agenti della polizia locale dovrebbero essere un supporto, dalle 2 di notte sono rimasti da soli. Fermare centinaia di ragazzi, spesso ubriachi, e probabilmente non solo, non è facile».


Continuerete a chiedere rinforzi?
«Certo, mi auguro che al ministero dell'Interno qualcuno ci ascolti. Anche che i rinforzi servono fino all'alba: avere le forze dell'ordine schierate alle 21 non serve a nulla, a quell'ora ci sono le famiglie e i giovani che non creano problemi. Le criticità iniziano più tardi ed è da quel momento che vanno intensificate le attività». 

Notte senza regole a Jesolo, fiumi di alcol e invasione di giovani in spiaggia

 


Pentito di questo provvedimento? 
«No, dopo una serie di episodi accaduti nella prima parte della stagione, dovevamo intervenire. Ritengo che l'ordinanza possa essere uno strumento per eliminare certe situazioni e permettere a chi vuole divertirsi in modo sano e rispettando le regole di farlo. C'è stato un confronto con il prefetto che ringrazio, noi non abbasseremo la guardia».


Ma se la situazione non dovesse migliorare?
«Valutiamo l'andamento di prossimi weekend, ma se non ci saranno miglioramenti o la situazione dovesse peggiorare, non escludo di inasprire l'ordinanza. Ma non vanno nemmeno esclusi ulteriori provvedimenti».


Di che tipo?
«Sto pensando alla possibilità di chiudere dei tratti di spiaggia o alcune piazze, non possiamo permettere che accada qualcosa di grave e che l'immagine della città venga danneggiata da qualche ragazzino che decide di passare il sabato sera ubriacandosi e dando fastidio agli altri. Però anche se dovessi attuare un provvedimento simile, torniamo sempre al punto di partenza: servono rinforzi per controllare i varchi, altrimenti non servirebbero a nulla». 


Di fondo rimane un problema sociale: ragazzi, spesso poco più che adolescenti, che si ubriacano o creano problemi solo per divertimento
«Lo dico da anni e le amministrazioni locali non possono essere lasciate da sole ad affrontare il problema. Serve l'intervento dello stato ad ogni livello, ovviamente con l'aiuto di figure esperte. Vanno coinvolte le scuole e le famiglie, quest'ultime in particolare non possono pensare di delegare ad altri certe situazioni, il primo passo deve partire dentro casa».


Sull'argomento negli ultimi giorni ha dovuto registrare anche le polemiche dell'opposizione, come risponde?
«Ascolto le proposte di tutti e sono pronto a collaborare senza pregiudizi. Mi aspetto però delle proposte concrete, non basta dire che servono maggiori rinforzi, noi lo diciamo da anni. L'auspicio è che la discussione su un argomento così importante possa essere efficace».

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