Focolaio a Vicenza. La festa e gli ultimi giorni dell'imprenditore prima del ricovero. Nessun contatto con la famiglia, in azienda tutti "al sicuro"

Focolaio a Vicenza. La festa e gli ultimi giorni dell'imprenditore prima del ricovero. Nessun contatto con al famiglia, in azienda tutti "al sicuro"
Focolaio a Vicenza. La festa e gli ultimi giorni dell'imprenditore prima del ricovero. Nessun contatto con al famiglia, in azienda tutti "al sicuro"
Domenica 5 Luglio 2020, 11:23 - Ultimo agg. 6 Luglio, 07:48
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Il caso dell'imprenditore vicentino che ha portato dalla Serbia il Coronavirus, accendendo un nuovo focolaio in Veneto, continua a tener banco. Dopo la conferenza stampa a sorpresa di Luca Zaia ieri, che ha annunciato di aver presentato una segnalazione in Procura per accertare le responsabilità dell'uomo, dopo le notizie sulle reticenze e la poca collaborazione da parte di questo paziente 0, titolare della Laserjet, l'azienda vicentina di lavorazione dei metalli, emergono nuove indiscrezioni su quello che sta succedendo e sulla marcia del Covid fra le persone entrate in contatto con l'uomo. ​L'imprenditore è attualmente ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Vicenza. 

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Festa a Gambellara: 100 invitati a rischio contagio

Un appello importante è stato lanciato ieri durante al diretta del governatore, un messaggio per tutte quelle persone che si sono trovate a una festa di compleanno coon un centianio di invitati nel vicentino, a Gambellara, alla quale ha partecipato anche l'imprenditore della Laserjet, già infetto: le persone che hanno partecipato si mettano in coontatto con le Ulss e facciano il tampone, poiché l'imprenditore ha fornito i nominativi di solamente 20 contatti avuti in quell'occasione. Dunque, chi fosse presente alla festa rischia non solo di essere stato contagiato ma di essere a sua volta veicolo del virus.

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Contagiati del focolaio di Vicenza e 117 in isolamento

I tre colleghi di lavoro che erano stati in Serbia e in Bosnia risultano tutti e tre positivi. La quinta positiva è la donna cinese - quella, per intenderci, che non ha voluto fornire alcun dato sul proprio lavoro e sulla lista dei propri contatti. Nel frattempo, con la tecnica dei cerchi concentrici, si rintracciano gli altri contatti: 52 a Vicenza (al momento tutti negativi), 37 a Verona, 28 a Padova (finora solo 6 esami processati, negativi). Tutti in isolamento. «Finché non facciamo il secondo tampone non li liberiamo». 

 

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Il bollettino ha registrato il caso ieri sera: c'è un nuovo paziente ricoverato in rianimazione in Veneto, è all'ospedale di Vicenza ed è l'unico, dei 9 totali che si trovano in terapia intensiva, positivo al Coronavirus.

 
 

Focolaio Covid a Vicenza, l'azienda dell'imprenditore 

«Le nostre aziende hanno sempre rispettato tutte le precauzioni e attuato i protocolli anti-Covid, in maniera attenta e dettagliata. Non esiste alcun pericolo a riguardo di ciò. Ci stiamo attivando per dare un ulteriore messaggio di sicurezza e di certezza che non esiste alcun pericolo ulteriore di contagio, in quanto le persone potenzialmente coinvolte sono tutte in isolamento». La Laserjet, l'azienda vicentina di lavorazione dei metalli il cui titolare è risultato positivo al Covid insieme ad altre quattro persone che hanno generato un nuovo focolaio in Veneto, affida ad una nota pubblicata siglata dalla famiglia e dalla direzione aziendale nel sito dell'impresa, che ha sede a Pojana Maggiore, la propria posizione.
 
 

Paziente 0: nessun contatto con la famiglia

La nota si chiude con la smentita «di ogni falsa notizia di coinvolgimento della famiglia al contagio del Covid-19 in quanto nessuno ha avuto contatti con il paziente 0 da svariate settimane almeno».

«Su quanto successo prima del giorno 28 giugno 2020», periodo nel quale l'uomo ha effettuato due viaggi in Serbia e Bosnia "importando" il virus da un uomo deceduto mercoledì scorso, «non abbiamo informazioni certe - sostiene la famiglia - e per tale motivo preferiamo non dire niente. Possiamo invece confermare che è stata attestata la positività al Covid-19 dell'uomo nella giornata di domenica 28».

I familiari ricostruiscono l'accaduto, almeno nel suo epilogo: «Ha rifiutato il ricovero e seguendo le procedure sanitarie previste dal protocollo, è stato accompagnato in autoambulanza nella sua abitazione con tutte le attenzioni del caso per lui e per il personale sanitario coinvolto. Possiamo garantire che da domenica 28 a mercoledì 1 luglio (giorno del suo ricovero) è rimasto in isolamento presso la sua abitazione. Confermiamo inoltre - aggiunge il comunicato - che durante quei giorni ha avuto contatti con altre tre persone, attualmente in isolamento; due delle quali hanno già il risultato del tampone fatto, che è negativo.
Aspettiamo entro la giornata di lunedì l'ultimo esito del tampone dell'ultima persona che comunque resta in isolamento a domicilio».


 

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