Napoli
Migliaia di firme per chiudere le Perreras della morte

Napoli Migliaia di firme per chiudere le Perreras della morte
Sabato 21 Novembre 2015, 00:08 - Ultimo agg. 1 Novembre, 19:26
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Si scrive perreras si legge orrore. In Spagna ce ne sono una marea: canili e gattili dove ogni giorno vengono uccisi centinaia di animali persi o abbandonati.

Hanno solo una manciata di giorni per sperare di poter vivere: ma se nessuno li adotta saranno eliminati senza pietà. La Spagna, al contrario dell'Italia, non ha una legge che vieti la soppressione degli animali rinchiusi nei canili, nè misure tali da rendere agevoli le adozioni. Poche associazioni - quelle davvero pioniere in questo, sono state proprio quelle italiane - e gruppi di volontari tenaci, ingaggiano una lotta contro il tempo per salvare i poveri animali grazie a collette e staffette della solidarietà. Obiettivo: strapparli alla morte e donargli una famiglia.

A Napoli l'associazione Attivisti Animalisti ha raccolto oltre 12 mila firme in pochi mesi contro il fenomeno delle perreras.

E aveva avuto un appuntamento dal console di Spagna per consegnarle, insieme alla richiesta di istituire nel Paese che rappresenta a Napoli una legge simile a quella italiana n. 281 del 1991, che appunto impedisce che animali sani vengano soppressi, varata proprio per i cani dei canili.

Ma il console - come spiega la Garante per i diritti degli animali del comune di Napoli, Stella Cervasio -non ha voluto ricevere la delegazione dei 60 animalisti, compresa quella di una associazione toscana, che due giorni fa ha manifestato, autorizzata dalla questura, in via dei Mille a Napoli, dove, a Palazzo Leonetti, ha sede il consolato spagnolo.

E l'orrore delle perraras continua...


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