Paulo Coelho si sfoga. «Mi sono stancato di bugie e stronzate. Ho già litigato con gli amici a causa della situazione in Brasile. Imparerò a lavorare a maglia, mentre vedo la base sgretolarsi da sola». È il duro post dello scrittore, che su Twitter sbotta sulla situazione durissima in Brasile, dove il covid, alla sua terza (o ormai quarta) ondata, ha messo il paese in ginocchio registrando il record di morti e di positivi dall'inizio della pandemia.
Cansei de mentiras e enrolações.
Já briguei com amigos por causa da situação no Brasil.Vou aprender tricô, enquanto vejo a base dele se esfarelando sozinha— Paulo Coelho (@paulocoelho) February 27, 2021
«Sfortunatamente, è una tragedia che il Brasile stia affrontando tutto ciò di nuovo, è difficile. Questa dovrebbe
essere la quarta ondata che il Brasile deve affrontare», ha commentato Mike Ryan, direttore emergenze dell'Oms. «Il Brasile ha molte strutture sanitarie pubbliche eccezionali. Credo che il Paese sappia cosa fare e molti stati stanno cercando di applicare le misure migliori. Ma non è facile in quanto non c'è una parte del Paese che non sia stata colpita in maniera grave dalla pandemia»,
Sul tema anche il presidente Jair Bolsonaro ha le sue colpe. L'utima gaffe è stata sull'uso delle mascherine per evitare la diffusione del coronavirus: secondo il capo dello stato brasiliano può avere effetti collaterali, come danneggiare la «percezione della felicità», ma anche «mal di testa, difficoltà di concentrazione, sconforto». Bolsonaro lo ha detto in una diretta online, ovviamente senza mascherina, seduto vicino ai suoi collaboratori.
Coelho ha spesso attaccato in passato Bolsonaro. Quando sono iniziati i roghi in Amazzonia, è sbottato: «Arriveremo a bruciare i libri come i nazisti?»