Vanvitelli, un'aula universitaria dedicata a Siani nel segno della verità

L'omaggio del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università

Giancarlo Siani
Giancarlo Siani
di Raffaele Picaro*
Giovedì 16 Novembre 2023, 10:54
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«Il sacrificio di Giancarlo Siani resterà nella coscienza di tante persone oneste che si battono per contrastare l'illegalità e le mafie con gli strumenti della civiltà, della cultura, con il rispetto della verità e delle regole».

Le parole dense di significati con cui, in occasione del 35esimo anniversario della sua scomparsa, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordava il cronista de "Il Mattino" Giancarlo Siani riassumono in modo perfetto le motivazioni e anche gli obiettivi con cui il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" ha scelto di dedicare oggi una sua aula proprio a Giancarlo Siani.

Nelle aule in cui si studia il diritto, la Costituzione, la giustizia anche nella sua essenza teleologica, trova posto in modo naturale l'esempio di Giancarlo che ha immolato la sua stessa vita al servizio del diritto all'informazione dei cittadini sancito in via indiretta dall'art. 21 della nostra Costituzione e successivamente codificato prima dalla giurisprudenza e poi da un combinato di norme statali. Il "sacrificio" di Giancarlo, "giornalista ragazzino" che non si è fatto intimorire dall'arroganza del potere della criminalità organizzata ha la stessa essenza di difesa del diritto e della giustizia che abbiamo poi ritrovato qualche anno dopo nei sacrifici di tanti magistrati impegnati nel contrasto alle mafie, a partire dal "giudice ragazzino", Rosario Livatino. E se oggi a quasi 40 anni dalla scomparsa di Giancarlo e dopo oltre 30 anni dalle stragi di mafia che hanno ucciso tra gli altri i giudici Falcone e Borsellino i loro messaggi, le "loro lezioni" sono ancora fortemente vive questo lo si deve proprio al lavoro di presidio di storia e memoria svolto dal sistema italiano dell'istruzione e della cultura. Ed in particolare al lavoro delle tante scuole che nel nostro Paese hanno scelto di essere intitolate a Giancarlo Siani e di continuare a raccontarne quotidianamente il messaggio, all'impegno di registi di grande valore civile come Marco Risi che con il suo Fortpàsc del 2009 ha contribuito a riaccendere i riflettori sul "simbolo" Siani grazie alla forza delle suggestioni del grande schermo che rende iconografiche ed immortali alcune scene e, quindi, alcuni ricordi.

Come quello del "giornalista giornalista" che Siani scelse di essere al servizio della verità conoscendone quei costi che il suo più "realista" caporedattore gli aveva preconizzato.

A quel simbolo ed al suo messaggio abbiamo scelto di dedicare una nostra aula che sarà un'aula costantemente viva, dove gli studenti potranno scrivere, confrontarsi, studiare, ricercare, dibattere, vedere film, fare cultura. E lo abbiamo fatto non a caso in un Palazzo storico (Palazzo Melzi), posto in un territorio difficile come è quello della provincia di Caserta, che purtroppo negli anni recenti è stata martorizzata dai fuochi dei rifiuti e dai fuochi degli spari della camorra. In questo territorio da 30 anni il nostro Dipartimento di Giurisprudenza si impegna ad essere un presidio di libertà di coscienza, di educazione alla legalità, di cultura come strumento di contrasto alla criminalità. Lo fa in stretta sinergia con le istituzioni del territorio ed in particolare con tutte quelle che presidiano i diritti dei cittadini.

Lo facciamo in stretta sinergia con le grandi forze della società civile che custodiscono e diffondono la storia e le storie della giustizia. Come fanno con passione e dedizione la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania e la Fondazione Giancarlo Siani. Oggi pomeriggio con loro e soprattutto con il "giornale di Giancarlo", "Il Mattino" ed il suo direttore Francesco De Core, che del nostro territorio è un grande simbolo di impegno culturale, inaugureremo l'aula dedicata a Giancarlo. Ci saranno moderne strumentazioni con cui affrontare le nuove sfide del giornalismo e della comunicazione multimediale di cui discuteremo anche oggi, ma ci sarà anche la cara vecchia macchina da scrivere su cui Giancarlo nel 1985 vergava le battute che rappresentarono la sua condanna. Battute al servizio della verità che a ben vedere gli hanno allungato la vita. Perché oggi, quasi 40 anni dopo, la sua lezione' è ancora più attuale di ieri. Perché da oggi ci saranno altre centinaia di studenti universitari che si formeranno nel segno di Giancarlo e della sua "lezione".

*Direttore del Dipartimento
di Giurisprudenza
Università Studi della Campania


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Alle 15 di oggi, presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Palazzo Melzi dell'Università della Campania "Vanvitelli" (aula Franciosi), a Santa Maria Capua Vetere, il convegno su «La lezione di "Giancarlo" e il diritto all'informazione nell'era del giornalismo online», in occasione della inaugurazione della sala "Giancarlo Siani". Saluti di Giovanni Francesco Nicoletti, Raffaele Picaro, Giuseppe Castaldo, Pierpaolo Bruni, Maria Antonietta Troncone e Andrea Grassi. Intervengono Paolo Siani, Armando D'Alterio, Francesco de Core e Don Tonino Palmese. Modera Diego Dionoro.

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