TREVISO - Prima l'esplosione, poi le fiamme. È stata una notte da incubo quella trascorsa tra martedì e mercoledì 14 giugno in vicolo 7 aprile 1944, a Treviso. Un'auto elettrica, una Renault Zoe del 2020 parcheggiata nel garage di casa e non messa sotto carica, è esplosa mandando in frantumi il boxe di una villetta, distruggendo un'altra auto lasciata nelle vicinanze, devastando la casa ora inagibile e danneggiando anche quella accanto, dei vicini. Inoltre l'esplosione ha anche mandato in tilt la centralina dell'Enel a pochi metri facendo calare nel buio l'intera zona. Tutto è avvenuto verso l'una e un quarto. Nella piccola via, proprio alle spalle del centro commerciale "Panorama" di viale della Repubblica, è scoppiato l'inferno: le fiamme che divampavano squarciando l'oscurità, tutti i residenti in strada, buttati giù dal letto dal fortissimo botto, terrorizzati. E poi, nel giro di qualche minuto, l'arrivo prima dei mezzi dei Vigili del Fuoco e di una volante della polizia.
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PROTAGONISTI L'auto esplosa appartiene a Giovanni Dragone e alla moglie Valentina Elia, genitori di un bambino di due anni, entrambi militari della Guardia di Finanza, uno in servizio al comando provinciale di Venezia e l'altra in quello di Treviso.
LE CAUSE Giovanni e Valentina sono increduli: «L'auto ha sempre funzionato bene, era parcheggiata al solito posto e non era sotto carica - spiegano - non riusciamo a capire. Forse è colpa della batteria al litio, ma sono solo ipotesi. Di certo è accaduta una cosa gravissima. Se fosse capitato di giorno, con la gente in giro, sarebbe stata una tragedia. Se poi fosse capitato in un parcheggio non ne parliamo. Adesso vogliamo andare fino in fondo, qui ci sono danni molto ingenti. In casa non ci possiamo tornare e per qualche tempo andremo a stare da dei parenti». E proprio per tutelarsi, la coppia si è affidata all'avvocato del foro di Venezia Augusto Palese, incaricato di parlare con l'assicurazione e capire eventuali responsabilità. Scosso anche il comandante provinciale della Guardia di Finanza Francesco De Giacomo: «Spero vivamente possano rientrare il prima possibile in casa e superare il trauma, da parte nostra faremo di tutto per aiutare i ragazzi». Ieri pomeriggio i vigili del fuoco del nucleo di polizia giudiziaria sono tornati sul posto per completare i rilievi fatti durante la notte. E per cercare di capire cosa possa aver provocato l'esplosione dell'auto elettrica.