Cammini d'Italia tra spiritualità e bellezza: così la via del pellegrino diventa meta turistica

Tornano di moda i cammini religiosi in vista del Giubileo 2025

L'Abbazia di Fossanova
L'Abbazia di Fossanova
di Mariagiovanna Capone
Mercoledì 3 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 14:10
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Nella frenesia del ponte pasquale, dei week end mordi e fuggi e delle città d'arte prese d'assalto, si innesta un turismo slow, dove natura, cultura e storia si intrecciano fino a formare un ecosistema in grande crescita. È la rete dei Cammini d'Italia che grazie all'ingente investimento di oltre 29 milioni di euro del Ministero del Turismo, vede ampliare la proposta dei Cammini religiosi, in vista dell'importante appuntamento del Giubileo 2025. Oltre alla famosa e amata Via Francigena, troviamo i cammini di San Francesco, San Benedetto e Santa Scolastica, ma anche la meno nota via Francigena del Sud. E per valorizzare i cammini italiani all'insegna del turismo lento, accessibile e sostenibile, il 13 e 14 aprile ci sarà l'evento Cammini Aperti: escursioni gratuite (previa iscrizione sul portale dedicato) su 42 cammini in tutta Italia.

L'evento

Cammini Aperti è un progetto di valorizzazione dei cammini italiani all'insegna della lentezza, dell'accessibilità e della sostenibilità. Un evento pensato per essere aperto a tutti, camminatori e non: previste 42 escursioni gratuite alla scoperta di alcuni dei più suggestivi itinerari del Belpaese, insieme alle guide e agli enti gestori che se ne prendono cura. L'evento vede il coinvolgimento anche di Cai, Club Alpino Italiano, e Fish, Federazione Italiana Superamento Handicap.

Il Cai ha selezionato 21 cammini e identificato un tratto percorribile anche da persone con difficoltà motoria, mediante l'impiego di Joëlette o carrozzine.

Inoltre, Cai sarà presente lungo tutti i 42 cammini per dare informazioni e incentivare la pratica responsabile dell'outdoor. Fish garantirà l'accessibilità dei percorsi, lavorando affinché le persone con disabilità possano partecipare pienamente alle escursioni. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con le autorità locali e le federazioni regionali sarà promosso un sistema di turismo lento accessibile e inclusivo per tutti, anche per coloro con mobilità ridotta. Già sold out nove cammini tra cui il Cammino Grande di Celestino e quello dei Briganti (Abruzzo), il Cammino dei Protomartiri Francescani (Umbria) e Cammino della Luce e di San Benedetto (Lazio). 

Le tappe in Campania

Ancora disponibili posti per i due cammini previsti in Campania: la Via della Fede di San Pio e il Cammino di San Nilo. Il primo si terrà il 13 aprile e permette di visitare i luoghi in cui il Santo ha vissuto ed è stato durante la sua vita per permettere ai pellegrini di ripercorrere i suoi stessi passi. Il Cammino interessa tre diverse regioni (Campania, Puglia e Molise) che insieme, attraverso i percorsi che hanno visto protagonista il Santo, promuovono un territorio meraviglioso e tutto da scoprire. Il Cammino è strutturato in dodici tappe e quello strutturato per in Campania prevede un tratto della dodicesima tappa con un anello di 9 chilometri con partenza e ritorno a Gesualdo, uno dei luoghi campani di spiritualità più intensi. Il secondo cammino invece si terrà il 14 aprile e nella sua totalità è lungo 100 chilometri e articolato in 8 tappe.

Si snoda attraverso il Cilento bizantino alla scoperta dei luoghi abitati dai Santi Bizantini e, nello specifico, da San Nilo da Rossano, e tredici differenti borghi ricchi di tradizioni e storia oltre che a immergersi nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni permettendo al camminatore un contatto con la ricca natura circostante quasi primitivo.

La tappa del 14 aprile prevede un tratto della terza tappa con un anello di 8 chilometri, da Casaletto Spartano, attraverso il rio Bussentino, il borgo medievale di Tortorella, e sulla via del ritorno, si imboccherà l'antica via lungo il fiume che giunge nel luogo più caratteristico e suggestivo di questo territorio: l'Oasi Cascate Capelli di Venere. 

I nuovi percorsi 

La strategia del ministero del Turismo, come ribadito dal ministro Daniela Santanchè, vede sempre più centrale il ruolo dei cammini religiosi, anche in vista del Giubileo 2025, poiché questi segmenti costituiscono un asset fondamentale per l'intero ecosistema turistico. Gli investimenti messi in campo sono molteplici, e prevedono 40 nuovi progetti con il miglioramento dei percorsi, la loro promozione turistica, l'adeguamento strutturale, funzionale e impiantistico di immobili pubblici, la messa in sicurezza dei percorsi, opere di ingegneria naturalistica, implementazione della copertura dati lungo i tracciati, creazione di hotspot Wi-Fi per zone poco coperte da segnale e dotazione di dispositivi di primo soccorso. Il Catalogo dei cammini religiosi attualmente conta 84 cammini e sicuramente la Via Francigena è quella più affascinante e amata. Sono oltre tremila chilometri da Canterbury a Roma che poi diventa via Francigena del Sud da Roma fino a Santa Maria di Leuca, con una deviazione anche in Basilicata, fino a Matera, che rappresenta il primo passo verso Oriente, verso i porti di imbarco per la Terrasanta. 

 

La Francigena del Sud 

Il percorso campano inizia con la Tappa 12 nei pressi del Garigliano, linea di confine con il Lazio, da Minturno a Sessa Aurunca, e termina con la Tappa 21, da Buonalbergo a Celle di San Vito, nel foggiano. Splendida la Tappa 17 da Faicchio a Telese Terme, lungo il fiume Titerno che si attraversa passando sul suggestivo ponte romano Fabio Massimo, e si prosegue su sentieri sterrati e piccole stradine che conducono nei pressi dell'antichissima Abbazia benedettina del Santissimo Salvatore fino a una macchia di bosco di telesina. Altro affascinante percorso è il Cammino Materano, nel cuore del Sud Italia, composto da sei Vie di cui la Via Lucana collega i due siti Unesco luoghi cardine dalla civiltà antica: Paestum e Matera.

Si tratta di un cammino articolato, tra gli incantevoli paesaggi dell'appenino e delle Dolomiti lucane, del Vallo di Diano e del Parco Nazionale del Cilento, fino ad arrivare alle sponde del Tirreno.

Il percorso si compone di ventitrè tappe, ma quello attualmente aperto, di sei giorni di viaggio, si snoda in oltre 100 chilometri attraverso le cittadelle di origine medievale: Tricarico, Grassano, Grottole, Miglionico, Pomarico, Montescaglioso, fino ad arrivare a Matera. Si attraversano le valli fluviali del Bradano e del Basento, verdi distese di boschi e pascoli, fino al biancore abbagliante dei calanchi, profondi solchi erosivi che modellano i pendii argillosi. 

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