Riaperture: centri commerciali dal 15 maggio, fiere e congressi dal primo luglio

Congressi, fiere e attività commerciali, ecco il loro turno per ripartire: la road map del governo dal 15 maggio
Congressi, fiere e attività commerciali, ecco il loro turno per ripartire: la road map del governo dal 15 maggio
Mercoledì 21 Aprile 2021, 09:44 - Ultimo agg. 23 Marzo, 18:22
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La nuova road map delle riaperture del governo Draghi ruguarda anche centri commerciali, settore fieristico e congressuale. Esercizi in totale stallo dall'inizio della pandemia. Ecco le attuali disposizioni che si leggono nella bozza del nuovo decreto

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Dal 15 maggio, in zona gialla, potranno riprendere vita le attività commerciali presenti all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture ad esse assimilabili nei giorni festivi e prefestivi seguendo le disposizioni di sicurezza per il contenimento della pandemia. Si legge nell'ART. 8 del nuovo decreto.

Dal 1° luglio 2021, sempre in zona gialla, gli organizzatori di fiere ricominceranno a lavorare. Lo svolgimento degli eventi fieristici sarà in presenza, sempre rispettando le normative, e l'ingresso nel territorio nazionale per partecipare a fiere sarà consentito, fermi restando gli obblighi previsti in relazione al territorio estero di provenienza.

Sempre dal 1° luglio 2021, in zona gialla saranno consentiti i convegni e i congressi, nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dalle deliberazioni e da protocolli e linee guida definiti dal governo.

Le parole di Draghi

Mario Draghi ha spiegato nell'ultima conferenza: «Oggi il Governo ha preso un rischio, ragionato e fondato sui dati che sono in miglioramento.

Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda sulla premessa che i provvedimenti che governano il comportamento siano osservati scrupolosamente: mascherine e distanziamenti». Sulle motivazioni delle riaperture è intervenuto più specificamente il ministro della Salute, Roberto Speranza. Che ha detto che l’RT a 0,85 a livello nazionale e una tendenza della stragrande maggioranza delle regioni verso il miglioramento del quadro epidemiologico, unitamente ai 14 milioni di dosi di vaccini effettuate, portano il Governo a ristabilire la zona gialla “rafforzata” per un lungo periodo.

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