Pasticcio sui fondi per l’impianto compost di Pontecagnano Faiano, il Tar boccia il sindaco

Il Comune deve anche restituire 100mila euro alla Regione. Fuoco incrociato su Lanzara: «Valutiamo se fare opposizione»

I terreni all'Aversana
I terreni all'Aversana
di Alessandro Mazzaro
Sabato 14 Ottobre 2023, 07:00
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È polemica dopo la decisione del Tar di bocciare il ricorso con cui il Comune di Pontecagnano Faiano chiede di annullare la revoca del finanziamento da 25 milioni di euro, disposta dalla Regione, per la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti. I giudici amministrativi hanno rigettato l’istanza sottolineando la legittimità del provvedimento della Regione. Al danno, poi, si aggiunge la beffa, visto che il Comune sarà anche costretto a restituire alla Regione i circa 100mila euro che la stessa ha anticipato per la redazione del Piano di fattibilità

I giudici ravvisano «la sussistenza di un ritardo addebitabile al Comune a causa delle scelte poste in essere». «Il Comune ha tenuto una condotta contraddittoria nel corso del tempo» si legge nella sentenza del Tar, soprattutto in merito alla scelta del luogo dove realizzare l’impianto, ricaduta su un terreno nei pressi dell’Aversana (il primo luogo individuato, invece, era la zona industriale di Sant’Antonio). E ancora: «Peraltro, pur avendo la Regione manifestato disponibilità a consentire al Comune di modificare l’ubicazione dell’impianto va sottolineato che il Comune non ha poi provveduto all’esatta individuazione dello stesso ed alla comunicazione alla Regione di tutti i dati necessari». 

«Valuteremo se fare opposizione» afferma il sindaco, che ricorda come si sia già provveduto a modificare la rotta dopo la revoca del finanziamento e a prevedere, come subambito Picentini-Battipaglia, «il superamento del sito di trasferenza Sardone a Giffoni con un impianto più moderno e calato solamente sulle esigenze del territorio». Critico il capogruppo di Città Pubblica, Giuseppe Bisogno: «La decisione del Tar fa calare il sipario su una vicenda gestita con arroganza e leggerezza dal sindaco Lanzara. Questo accade quando manca una visione di città e si privilegia la distribuzione di incarchi a pioggia e la creazione di un sistema per creare consenso. Per noi l’unica soluzione è la riconversione del sito di Sardone. Sulla somma che il Comune dovrà versare alla Regione valuteremo un ricorso alla Corte dei Conti». «Un provvedimento - aggiunge Marco Vecchione, capogruppo di Movimento Libero - che avvalora le perplessità e la contrarietà più volte manifestate».

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A premere sul tasto delle somme da restituire anche il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Michele Cammarano e la coordinatrice provinciale pentastellata, Virginia Villani: «Tutto questo ha un costo molto alto che, nonostante sia stato causato da una gestione amministrativa problematica e da una “incoerenza” politica, ricadrà sul bilancio comunale».
 

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