Enzo Sirignano, chi era l'ex autista di Lotito morto in un incidente a Val Melania: preso il pirata della strada che lo ha travolto

Roma, l’incidente sabato alle 15 a Val Melaina: il fuggitivo rintracciato grazie ai testimoni

Enzo Sirignano, chi era l'ex autista di Lotito morto in un incidente a Val Melania: preso il pirata della strada che lo ha travolto
Enzo Sirignano, chi era l'ex autista di Lotito morto in un incidente a Val Melania: preso il pirata della strada che lo ha travolto
di Alessia Marani e Luisa Urbani
Lunedì 8 Aprile 2024, 22:47 - Ultimo agg. 10 Aprile, 12:15
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Uno schianto, il volo a terra, sbalzato dalla sella del suo Sh per diversi metri. L’auto che lo ha travolto che fugge via. Il “pirata” lo lascia agonizzante sull’asfalto. Sono le 15 di sabato pomeriggio, Enzo Sirignano 51enne del quartiere sta andando a vedere la partita di calcio del figlio. Entrambi, padre e figlio, sono appassionati di pallone. Enzo era stato per anni l’autista di Claudio Lotito, patron della Lazio, la sua squadra del cuore. Poi per essere più vicino alla famiglia aveva cambiato lavoro. Alle 15 di sabato è alla guida del suo scooter, un Honda Sh, è appena uscito di casa e viaggia su via di Monte Cervialto ed è diretto su via delle Isole Curzolane. Da via di Val Melaina piomba, però, un Suv intenzionato a immettersi sulla stessa traversa: quando il 51enne ha già impegnato l’incrocio ecco l’impatto fatale sotto gli occhi di diversi testimoni. 

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I testimoni

«Ero seduto al bar quando ho visto l’auto andare a sbattere con lo scooter e poi fuggire via. Enzo è volato in aria: ha fatto un balzo di almeno quattro metri prima di cadere sull’asfalto. È stato terribile», racconta ancora sconvolto Tiziano, che insieme ad altre persone era al bar che si trova proprio «sull’incrocio maledetto», dice. «Un altro cliente - prosegue Tiziano - ha provato a rincorrere il “pirata” con lo scooter, ma purtroppo non c’è riuscito». Nel frattempo altri si sono precipitati a soccorrere Sirignano. «Era immobile a terra. Sin da subito abbiamo capito che la situazione era gravissima», raccontano ancora. 
Alcune informazioni si riveleranno fondamentali per la polizia locale per rintracciare e arrestare il pirata.
Ma torniamo all’incidente.

Sirignano sembra comunque essersela cavata, anche se le sue condizioni appaiono subito gravi ai soccorritori del 118 che lo trasportano con l’ambulanza al policlinico Umberto I. Col passare dei minuti, tuttavia, la situazione clinica diviene sempre più critica e il 51enne morirà nella stessa giornata in ospedale. Intanto la caccia al fuggitivo è già partita. Sul posto a occuparsi dei rilievi ci sono gli agenti del III Gruppo Nomentano di Roma capitale. L’incrocio è regolato da un semaforo e bisognerà capire anche chi non ha rispettato eventualmente la segnaletica luminosa. 

Le indagini

Di certo c’è che un uomo alla guida di una vettura che ad alcuni testimoni è sembrato un Opel Mokka, invece di fermarsi per prestare il dovuto soccorso ha continuato la sua marcia senza tentennamenti. E forse, se si fosse fermato avrebbe potuto contribuire ad attivare ancora prima i soccorsi. I vigili mettono insieme alcuni frammenti di testimonianze. C’è chi ricorda una lettera della targa, chi qualche cifra. I caschi bianchi, rientrati al comando, si mettono al lavoro sugli archivi e i database della Motorizzazione Civile per identificare la vettura. Acquisiscono anche le immagini di alcune telecamere di zona. Domenica mattina scocca il matching che potrebbe essere giusto: l’indirizzo dell’intestatario della vettura sospetta porta a un 49enne che abita a Tor Vergata. Gli agenti poco dopo bussano alla sua porta. E lui confessa. Ammette le sue responsabilità e prova a giustificarsi: «Non mi ero accorto che fosse così grave». Sottoposto ai test per alcol e droga come di rito (i risultati ieri erano ancora attesi), il “pirata” è al momento indagato per omicidio stradale e denunciato per fuga e omissione di soccorso. La sua posizione è al vaglio della Procura, che si riserva l’arresto. Entrambi i veicoli sono stati posti sotto sequestro e saranno disposte le perizie tecniche utili a cristallizzare elementi (la velocità e i punti di impatto per la presenza di tracce ematiche) per stabilire la dinamica esatta dell’incidente. 
Sirignano è la quarantaquattresima vittima della strada nella Capitale dall’inizio dell’anno. Una scia si sangue che non accenna a fermarsi. 

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