IL FEMMINICIDIO

Filippo Turetta in carcere a Verona, il legale: «Provato e disorientato, incontrerà presto i genitori». Martedì l'interrogatorio

L'atterraggio dell'aereo con Turetta è previsto in Italia attorno alle 12

Filippo Turetta oggi in Italia, sorvegliato tutto il viaggio: sarà messo in un reparto per protetti nel carcere di Verona
Filippo Turetta oggi in Italia, sorvegliato tutto il viaggio: sarà messo in un reparto per protetti nel carcere di Verona
Sabato 25 Novembre 2023, 08:33 - Ultimo agg. 26 Novembre, 11:32

Il legale di Turetta: "I genitori di Filippo incontreranno presto il figlio"

I genitori di Filippo Cecchettin, mamma Elisabetta e papà Nicola, incontreranno «quanto prima» il figlio 21enne detenuto nel carcere di Verona con l'accusa di omicidio aggravato e sequestro di persona dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Lo spiega il difensore dello studente, l' avvocato Giovanni Caruso, al termine dell'incontro nella casa circondariale scaligera dove Turetta è stato trasferito dalla Germania. L'incontro familiare avverrà comunque dopo l'interrogatorio di garanzia in programma martedì 28 novembre.

Turetta, parla il legale: "Il ragazzo è molto provato e disorientato"

«È molto, molto provato, disorientato, anche se con lui sono riuscito ad avere un'interlocuaizone accettabile». Così l'avvocato Giovanni Caruso ha descritto Filippo Turetta, dopo il colloquio in carcere a Verona, precisando che però nell'incontro non si è affrontato il «merito della tragedia». Il legale ha precisato che il giovane sarà interrogato in carcere martedì prossimo.

Nel carcere dov'è rinchiuso Benno Neumair

Il carcere di Montorio, dove da oggi è rinchiuso Filippo Turetta, è una struttura detentiva che (come altre) soffre del sovraffollamento, ma è riconosciuto come un istituto ben strutturato, in cui vengono svolte molte attività 'trattamentalì rieducative, finalizzate al reinserimento sociale. Non sfugge tuttavia alla piaga peggiore: i suicidi. Nell'ultimo anno se ne sono registrati tre fra i detenuti: il 13 agosto, un 44enne che non aveva mai mostrato segnali di disagio, è morto per una sospetta overdose di farmaci; i 10 novembre scorso un uomo si era impiccato in cella; soccorso da agenti di Polizia penitenziaria e dai sanitari, era morto il giorno dopo all'ospedale. L'ultimo suicidio è avvenuto il 20 novembre, quando si è tolto la vita un 25enne. Il carcere, spiegano gli operatori, è una struttura che destabilizza, nella quale il «male di vivere» è ampliato, diventando per alcuni soggetti insopportabile. Al contrario, invece, può essere vissuto da altri detenuti come un 'contenitorè che protegge dallo stress emotivo. Qui a Montorio si trova da alcuni mesi anche un altro protagonista di un clamoroso caso di cronaca degli ultimi tempi: Benno Neumair, il 33enne bolzanino condannato dalla Corte d'Appello all'ergastolo per il duplice omicidio e l'occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair. L'uomo era stato trasferito a Montorio, dopo il processo di primo grado, nell'agosto scorso, in attesa dell'appello, celebrato il 30 ottobre. Il carcere di Montorio ha quattro sale colloqui, 11 aule per attività, due biblioteche, una ludoteca, una palestra, un'officina. È situato a est di Verona, circa 6 chilometri dal centro cittadino, tra i quartieri di San Michele Extra e di quello collinare di Montoio. È stato aperto nell'aprile 1995, sostituendo la vecchia struttura del Campone, una ex caserma di fanteria dell'epioca austriaca. Il sito del ministero della Giustiza spiega che ha una capienza di 335 posti, ma ospita attualmente circa 530 detenuti. Ancor prima che avvenisse il trasferimento dal Campone, le celle di circa 13 metri quadri di spazio, comprensivo di servizi igienici, previste per ospitare una sola persona, erano state dotate di 2 posti letto, in seguito di 3, e oggi di 4. La sicurezza è garantita da 318 agenti di polizia penitenziaria effettivi, contro i 380 previsti. Sul sito del Comune di Verona, si legge ancora che vi sono all'interno 4 sezioni definite 'comunì: una di esse ospita persone 'isolatè, più un'area per le detenute donne. I numeri delle alla sezioni comuni 'isolatì e donnè variano di giorno in giorno. Una sezione speciale è riservata ai semi-liberi, che possono recarsi all'esterno per motivi di lavoro. All'interno si svolgono corsi di alfabetizzazione, e sono attive una scuola elementare ed una media.

Visita psichiatrica per Turetta

Filippo Turetta, appena arrivato nel carcere di Verona, farà un primo passaggio nel reparto infermeria dell'istituto penitenziario di Montorio per valutazioni da parte dell'equipe psicologica e psichiatrica. Reparto dove potrebbe stare qualche giorno prima di essere trasferito nella sezione «protetti», dedicata ai detenuti accusati di reati a «forte riprovazione sociale», come i «sex offender» che prevede che non abbiano alcun contatto, a loro tutela, con detenuti per altre tipologie di reati. Turetta sarà anche sorvegliato a vista 24 ore su 24 in cella singola, per evitare gesti autolesionistici.

Turetta nello stesso carcere di Benno Neumair

Nel carcere di Montorio che da oggi ospita Filippo Turetta, è rinchiuso da alcuni mesi anche il protagonista di un altro clamoroso caso di cronaca degli ultimi anni: Benno Neumair, il 33enne bolzanino condannato dalla Corte d'Appello di Bolzano all'ergastolo per il duplice omicidio e l'occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair. L'uomo era stato trasferito a Montorio, dopo il processo di primo grado, nell'agosto scorso, in attesa dell'appello, celebrato il 30 ottobre. Dopo la conferma della condanna in appello, Neumair era stato riportato a Montorio, e qui attualmente sta scontando la condanna.

La direttrice del carcere: «È normale e tranquillo»

«È normale, tranquillo». Così la direttrice del carcere di Verona, Francesca Gioieni, ha descritto, parlando con i cronisti, Filippo Turetta. Per lui, ha chiarito, «si stanno applicando tutte le procedure di cautela che si seguono con gli altri detenuti».

Per Turetta visite psichiatriche e poi trasferimento in sezione "protetti"

Filippo Turetta, appena arrivato nel carcere di Verona, farà un primo passaggio nel reparto infermeria dell'istituto penitenziario di Montorio per valutazioni da parte dell'equipe psicologica e psichiatrica. Reparto dove potrebbe stare qualche giorno prima di essere trasferito nella sezione «protetti», dedicata ai detenuti accusati di reati a «forte riprovazione sociale», come i «sex offender» che prevede che non abbiano alcun contatto, a loro tutela, con detenuti per altre tipologie di reati. Turetta sarà anche sorvegliato a vista 24 ore su 24 in cella singola, per evitare gesti autolesionistici.

Turetta in carcere a Verona

Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è appena arrivato nel carcere Montorio di Verona, scortato dai carabinieri, proveniente dall'aeroporto di Venezia.

Gli è già stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario aggravato e sequestro di persona.

Turetta consegnato in Germania ammanettato mani e piedi

Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è stato consegnato stamani a Francoforte dalle autorità tedesche alle forze di polizia italiane ammanettato alle mani e ai piedi, come è prassi in Germania per motivi di sicurezza per i detenuti che potrebbero fare gesti inconsulti e ritenuti pericolosi.

Legale di Turetta a Verona: "Lui rassegnato? Prematuro fare valutazioni"

L'avvocato Giovanni Caruso è appena arrivato nel carcere di Verona, dove si attende anche l'arrivo di Filippo Turetta, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin. Rispondendo ai giornalisti, il legale ha spiegato che non ha ancora avuto modo di parlare con il giovane. A chi gli ha fatto presente che Turetta è apparso rassegnato durante la consegna alle autorità italiane, Caruso ha risposto: «Sono valutazioni premature». Sarà soltanto lui come legale a incontrare oggi Turetta, appena arriverà.

In tuta e silenzioso, così è apparso Turetta

Tuta e scarpe da ginnastica, giubbotto blu e barba incolta. Silenzioso, rassegnato e dimesso, completamente disinteressato a quello che gli stava accadendo intorno. Nessun riferimento a quanto accaduto. Così è apparso Filippo Turetta sul Falcon che lo ha portato a Venezia, scortato dagli uomini del servizio Scip che hanno curato il trasporto del giovane.

L'aereo è atterrato a Venezia

L'aereo con a bordo Filippo Turetta, i giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è atterrato poco fa all'aeroporto di Venezia, proveniente da Francoforte. Il giovane sarà portato negli uffici della polizia di frontiera, per la notifica dell'ordinanza cautelare, poi, scortato dai Carabinieri, al carcere di Verona.

Il Falcon 900 con a bordo Filippo Turetta è decollato

È decollato da Francoforte il Falcon 900 con a bordo Filippo Turetta. Arriverà, come previsto, alle 12 a Venezia.

 

 

Turetta in Italia, l'aereo è puntuale

Sta procedendo secondo i piani la consegna di Filippo Turetta all'Italia: lo ha detto all'ANSA un portavoce della polizia tedesca confermando che il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin è arrivato «all'aeroporto» di Francoforte e il decollo dell'aereo militare che lo deve portare «a Venezia» è previsto sempre alle 10:45. «Finora tutto secondo programma», ha detto Joerg Martienssen, il capo delle Relazioni col pubblico della Polizia Federale dell'aeroporto di Francoforte sul Meno, parlando poco dopo le nove. «Turetta è all'aeroporto», ha premesso il portavoce. «Si sta approntando tutto: l'aereo militare italiano atterrerà a Francoforte puntualmente alle dieci», ora locale e italiana, «addirittura due o tre minuti prima», «e ripartirà anche puntuale; così è previsto», si è limitato ad aggiungere Martienssen riferendosi implicitamente al decollo indicato fin da ieri per le 10:45. 

Turetta e l'aggravante del “motivo abietto”

Filippo Turetta «è un uomo senza empatia», che ha «lucidamente eliminato la sua ex», Giulia Cecchettin, «per punirla da quello che lui ha considerato un atto di insubordinazione subito, poiché, ormai, la nostra Giulia non rispondeva più alle sue aspettative». Per questo l'avvocato Nicodemo Gentile, legale di Elena, sorella della 22enne, spiega che «lavoreremo affinché la Procura prima e i Giudici poi riconoscano a carico del Turetta l'aggravante del motivo abietto».

Turetta sorvegliato per tutto il viaggio

Per tutta la durata del viaggio, il 22enne sarà sorvegliato da agenti del Servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip) e, una volta atterrato, sarà condotto negli uffici della Polizia di frontiera, dove gli verrà notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'omicidio di Giulia. A quel punto, Turetta sarà trasferito in carcere e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Per evitare che possa compiere gesti autolesionistici sarà destinato ad un carcere che abbia una struttura con un reparto per protetti, una delle ipotesi è l'istituto di Verona.

 

L'atterraggio previsto alle 12.30

Un aereo dell'Aeronautica militare italiana partirà alle otto da Roma per atterrare alle dieci a Francoforte proprio al fine di prelevare Turetta. «Il cittadino italiano sarà consegnato» all'Italia «alle ore 10.45», nel «settore sicurezza dell'aeroporto di Francoforte sul Meno», ha confermato il portavoce della Polizia del maggiore scalo tedesco. L'atterraggio dell'aereo con Turetta è previsto in Italia attorno alle 12.30.

Filippo Turetta è stato prelevato ben prima dell'alba di oggi - 25 novembre - per sfrecciare nel cuore della Germania sino a Francoforte e tornare con un volo militare in Italia, dove la Giustizia italiana lo aspetta per chiedergli conto delle coltellate che hanno martoriato e ucciso Giulia Cecchettin.

Giulia Cecchettin. Sforzo collettivo/ L’impegno degli uomini al fianco delle donne

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