Il funzionario arrestato è il coordinatore di una commissione ministeriale deputata al vaglio e all'approvazione dei progetti per ponteggi industriali e civili. Ai domiciliari a Udine è finito il responsabile dell'Ufficio tecnico della Pilosio, importante azienda di costruzioni della provincia di Udine; il libero professionista era collaboratore della stessa società.
Il meccanismo ricostruito dalle Fiamme Gialle avrebbe visto il coinvolgimento del funzionario dapprima per una impostazione «condivisa» delle domande di approvazione e validazione dei progetti, funzionale a evitare osservazioni della Commissione e poi a velocizzarne l'iter. Il funzionario si sarebbe recato direttamente in Friuli a totale carico dell'azienda, ricevendo di volta in volta un compenso in contanti dal libero professionista, che a sua volta, in accordo con il dirigente aziendale, fatturava alla Società progettatrice inesistenti prestazioni di consulenza. Per velocizzare l'iter sarebbero inoltre stati falsificati bolli ufficiali del Ministero e firme.