Giulia Cecchettin, l'autopsia: uccisa con un coltello da cucina da 12 centrimetri. La 22enne morta dissanguata in pochi minuti

Giulia Cecchettin, l'autopsia: uccisa con un coltello da cucina, nessuna traccia di legatura con lo scotch
Giulia Cecchettin, l'autopsia: uccisa con un coltello da cucina, nessuna traccia di legatura con lo scotch
Sabato 2 Dicembre 2023, 13:33 - Ultimo agg. 3 Dicembre, 08:36
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L'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin è durata in totale 14 ore. L'esame, iniziato venerdì alle 9.30 , è terminato alle 23.40 di ieri sera. Lo si apprende da fonti qualificate. Una durata, si spiega, dovuta alla complessità e al gran numero di accertamenti tramite i quali i periti hanno risposto ai quesiti della Procura.

 

Giulia morta per le coltellate

Le cause della morte di Gulia - viene sottolineato dalle fonti - vanno riferite in ogni caso alla lesività delle coltellate ricevute dalla giovane, non tanto al numero dei fendenti o ai traumi, come quello cranico, riportato da Giulia cadendo a terra nella zona industriale di Fossò, nella parte finale dell'aggressione da parte di Turetta.

 

Uccisa con un solo coltello da cucina

Filippo Turetta ha usato un solo coltello per uccidere Giulia Cecchettin. È uno dei dettagli che emerge dopo 14 ore di autopsia sul corpo dell'ex fidanzata.

Un dettaglio che sarebbe stato confermato anche nell'ampia confessione resa ieri davanti al pm di Venezia Andrea Petroni. Il coltello spezzato, con una lama lunga 21 centimetri, trovato nel parcheggio di Vigonovo (Venezia) a circa 150 metri dalla villetta della 22enne, non sarebbe stato quindi usato. È più che verosimile, ma la certezza assoluta la daranno le analisi del Ris di Parma, che Turetta abbia usato il coltello da cucina, con una lama da 12 centimetri, trovato e sequestrato nell'auto con cui è fuggito in Germania, per colpire l'ex fidanzata almeno una ventina di volte.

 

Nessuna traccia di legatura con lo scotch

Sul corpo di Giulia Cecchettin l'esame necroscopico non avrebbe rivelato tracce evidenti, nè sulla bocca nè sulle mani, di legature con lo scotch. Lo si apprende da fonti qualificate. Un pezzo di nastro adesivo - che Filippo aveva acquistato on line prima dell'omicidio - era stato rinvenuto, con tracce di capelli, nella zona della seconda aggressione compuita da Turetta sull'ex fidanzata nella zona industriale di Fossò, sabato 11 novembre. Quanto agli altri traumi vi sarebbe conferma di una frattura cranica sulla vittima, dovuta alla caduta a terra di Giulia, sempre a Fossò, causata dalla furia dell'indagato. Questa ferita però non sarebbe stata da sola determinante nel decesso, avvenuto per dissanguamento.

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