Kyenge: «Su quella nave potevo esserci io, va rivista la Bossi-Fini»

Kyenge: «Su quella nave potevo esserci io, va rivista la Bossi-Fini»
Venerdì 4 Ottobre 2013, 10:29
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ROMA - Su quella barca, al posto di quei disperati, ci potevo essere io. una tragedia immane, un dolore terribile che mi paralizza. Cos a Repubblica il ministro dell'Integrazione, Ccile Kyenge, spiegando però che «per un ministro il dolore deve trasformarsi in azione. Basta vittime. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: bisogna rivedere tutte le nostre norme sull'immigrazione», «a partire dalla Bossi-Fini, coinvolgendo tutti i ministeri interessati». E serve anche «una legge sui richiedenti asilo». Poi, aggiunge, «dobbiamo dobbiamo fare capire all'Europa che il problema è comunitario. Il tema immigrazione sarà sicuramente al centro del nostro semestre di presidenza Ue. Bisogna chiedere un intervento condiviso dall'Europa, a partire dall'adozione di canali umanitari che rendano più sicuri questi viaggi». E bisognerà anche «rivedere la convenzione di Dublino, perchè tutti i Paesi europei devono gestire i profughi».



Intanto nell'immediato «dobbiamo subito mettere in piedi una struttura di coordinamento interministeriale tra Interno, Integrazione, Infrastrutture e Trasporti, Esteri e Difesa, in stretta relazione con la presidenza del Consiglio, al fine di soccorrere i profughi e aiutare comuni e comunità locali». Il ministro torna anche sulle parole della Lega, ribadendo che si è «segnato un punto di non ritorno» e che «nel momento del dolore è triste vedere che c'è chi specula su delle vite umane».

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