«Era un artista del tatuaggio, ma soprattutto un bravissimo ragazzo, non doveva finire così. Ci mancherai». È il grido di dolore di uno dei tanti amici di Manuel Fagnani il ventottenne di Nettuno morto domenica pomeriggio dopo essere finito con lo snowboard contro uno degli alberi che costeggiano la pista “Tre”, di media difficoltà come assicurano gli esperi del posto, nel comprensorio sciistico di San Martino di Castrozza. Il ragazzo era arrivato in Trentino il giorno prima per trascorrere le vacanze insieme ad alcuni amici e alla ragazza che ha appreso della tragedia in albergo.
Nettuno ed Anzio si sono risvegliate ieri con la terribile notizia della morte di Manuel che era molto conosciuto nelle due città per la sua attività di tatuatore. Sui social si stanno moltiplicando in queste ore parole di affetto e i ricordi dello sfortunato ragazzo che era molto popolare e apprezzato non solo per il suo lavoro, ma anche per la sua disponibilità. «Ti ho sempre visto sorridere, inseguire i tuoi sogni, impegnarti per raggiungere i tuoi obiettivi – lo ricorda con bellissime parole Chiara, una ex compagna di liceo - Eri buono come pochi, amico di tutti, leale e talentuoso. Siamo cresciuti insieme tra quei banchi dell’Artistico a farci i primi piercing e tatuaggi a vicenda, gli anni più belli, da ragazzini, li abbiamo passati insieme non li dimenticherò mai. Nessuno potrà mai dimenticarti. Tu eri sempre pronto per tutti, noi non eravamo pronti per questo. Porta in alto la tua arte, i tuoi talenti, la tua passione e l’amore che avevi per il prossimo. Fai buon viaggio amico mio». Conosciuto da tutti con il simpatico soprannome di Bradipo, Manuel aveva lavorato fino alla vigilia dell’ultimo dell’anno.
Diplomatosi al liceo artistico di Pomezia, era un vero artista del tatuaggio. Per il ragazzo il 2021 era stato straordinario, quello della svolta professionale con l’inaugurazione, nel maggio scorso, del laboratorio di tatuaggi “Oblivion”, tutto suo, in piazza Cesare Battisti davanti al municipio di Nettuno.