Mariaelena Di Sabatino, sa di dover morire e per i suoi 46 anni dà una grande festa: è deceduta ieri a Teramo

A metà settembre la serata per salutare amici e colleghi

Mariaelena Di Sabatini, sa di dover morire e per i suoi 46 anni organizza dà una grande festa: è deceduta ieri a Teramo
Mariaelena Di Sabatini, sa di dover morire e per i suoi 46 anni organizza dà una grande festa: è deceduta ieri a Teramo
di Francesco Marcozzi
Mercoledì 1 Novembre 2023, 23:47 - Ultimo agg. 3 Novembre, 07:06
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«Ciao Paolo, sono Mariaelena, siccome so che devo morire vorrei che tu mi organizzassi una bella festa per il mio ultimo compleanno a settembre». Questa è la richiesta, tra angoscia e profondità d’animo, che si è sentito fare l’assessore comunale Paolo Giorgini, titolare del ristorante “Novavita”, amico di famiglia della ragazza che ieri mattina è morta all’hospice dell’ospedale “Giuseppe Mazzini di Teramo, stroncata da un male che ha combattuto con forza, ma che ha avuto il sopravvento.

I ricordi

E Paolo Giorgini quella festa per i suoi 46 anni gliela preparò davvero nel migliore dei modi. «C’erano tutti gli amici, i compagni dell’università, i colleghi di lavoro (Marielena lavorava in banca, in una filiale di Parma, ndr) e posso dire che si sono divertiti tutti. Siccome era metà settembre, il 17, e faceva molto caldo ho portato i divani in riva a mare e tutti abbiamo un po’ abbondato con le bollicine per rallegrare l’atmosfera e fare in modo che fosse una normale festa di compleanno, ma non dimenticherò mai la tristezza degli addii quando a fine festa gli invitati salutavano Mariaelena tutti convinti che non l’avrebbero mai più vista viva, quello è stato davvero uno strazio indicibile, per me indimenticabile».
Malata da tempo e sapendo che la morte non le avrebbe dato scampo, Mariaelena Di Sabatino aveva deciso di trascorrere gli ultimi suoi giorni come se si trovasse a vivere nella normalità fino a quando la malattia non l’ha stremata e resa debole e fragile, fino al decesso avvenuto ieri mattina all’hospice dell’ospedale di Teramo. Da tutti descritta come una «donna solare e piena di vita», Mariaelena era andata a lavorare fuori città e negli ultimi tempi era impiegata a Parma, dove aveva vinto un concorso presso la filiale di una banca. Anche il padre Antonio aveva lavorava in banca, a Giulianova, alla Popolare, era originario di Notaresco, ed è stato impegnato in politica come tesoriere dell’allora Pci.

Il cordoglio

Mariaelena lascia il papà, la mamma Eva e la sorella Serena. Il sindaco Jwan Costantini in una nota di cordoglio esprime, tra l’altro, «le più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e a quanti le hanno voluto bene. Restano di Mariaelena - aggiunge - i valori umani più belli che una persona, una donna in particolare, possa esprimere. La positività, l’altruismo, l’ironia, la dolcezza, la forza d’animo che le erano propri, non passeranno. Il suo ricordo rimarrà e sarà per tutti un indelebile e luminoso esempio di vita».

«Sarai il nostro faro»

La camera ardente è stata allestita nella casa funeraria Gerardini, ieri affollatissima di parenti e amici, tutti a ricordare «una persona speciale che non c’è più». Come è scritto, per volere della famiglia, sui manifesti funebri che campeggiano a Giulianova: “Sarai il nostro faro in mezzo al mare”, perché questo era per tutti Mariaelena, un faro di stile, bellezza, generosità.
Il funerale è stato fissato per domani alle 10,30 nella chiesa di San Pietro Apostolo di Giulianova. Numerosi i manifesti di cordoglio tra cui quelli del sindaco e dell’amministrazione comunale, della scuola d’infanzia di Notaresco, di parenti e amici.

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