Olimpia, il trapianto di cuore a 4 anni le salva la vita: tornata a casa dopo 309 giorni in ospedale. La mamma: «Sembrava impossibile»

Il 28 dicembre scorso la piccola ha ricevuto il nuovo cuore e il 29 febbraio è finalmente tornata a casa

Olimpia riceve un cuore nuovo a 4 anni, la bambina è tornata a casa dopo 309 giorni in ospedale. La mamma: «Sembrava impossibile»
Olimpia riceve un cuore nuovo a 4 anni, la bambina è tornata a casa dopo 309 giorni in ospedale. La mamma: «Sembrava impossibile»
di Valerio Salviani
Venerdì 1 Marzo 2024, 10:30
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Cominciare a vivere a 4 anni. Olimpia è uscita dall’ospedale di Borgo Trento con un cuore nuovo, dopo 309 giorni di paure, preghiere e speranze. Un'esperienza che non scorderà mai più, ma che potrà raccontare nei tanti anni da vivere che ha davanti. Il 28 dicembre ha ricevuto il cuoricino nuovo con un «trapianto che le ha salvato la vita», dice mamma Giulia, che sui social ha raccontato il viaggio di sua figlia verso la Terra Promessa. 

«Lo abbiamo aspettato per tanto tempo, ci sono stati momenti difficili in cui tutto sembrava vacillare, ma grazie alla sua forza, alla grande professionalità dei medici e del personale dell’Azienda Ospedaliera, dei parenti e degli amici che ci hanno sostenuto e rincuorato in questi lunghissimi mesi, siamo arrivati fino a qui. Sembrava impossibile, ma siamo felici. Sì, felici. Pieni di euforia e soprattutto di gratitudine», dice la donna a L'Arena

Nelle foto tiene in braccio sorridente sua figlia, con intorno i medici che hanno lavorato a questo piccolo miracolo. «Un grazie non sarà mai abbastanza per tutto quello che è stato fatto per lei.

Un bravi a noi famiglia e a tutto il team Olimpia non sarà mai abbastanza per superare i momenti passati. Ogni cardiochirurgo, ogni anestesista, ogni infermiere, ogni cardiologo, ogni professionista è stato fondamentale a suo modo, con il suo vissuto e con il suo carattere», ha detto. 

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Olimpia è finalmente a casa sua. Ieri, 29 febbraio, ha lasciato l'ospedale e adesso gioca con il fratellino e la sua casa delle bambole. «Ha inizio ora un altro capitolo della nostra vita - dice ancora la mamma - perché non saremo più gli stessi di prima e porteremo per sempre dentro di noi questa esperienza e questo incredibile dono che ci permette ora di viverci il presente insieme come famiglia e molto di più. Abbiamo molto da recuperare e non vediamo l’ora». 

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