Colpi di pistola a Ostia. Spari in aria, nessun ferito e forse un avvertimento. Tornano i proiettili sul mare di Roma in un luogo non insolito, quello del comprensorio di case popolare di viale Vasco De Gama. I “Lotti”, come sono stati da sempre chiamati questi palazzoni di edilizia residenziale pubblica. Zona recentemente ribattezzata, poi, il “quadrilatero della droga” o la “seconda piazza”, non distante da quella più blasonata di Lorenzo Gasparri, di cui Fasciani e Spada hanno fatto la loro roccaforte. Ed è proprio il controllo della droga il perimetro entro cui si stanno muovendo le indagini dei carabinieri della compagnia di Ostia.
L’allarme è scattato poco dopo le 19, con i negozi ancora aperti. Da quanto ricostruito dagli inquirenti, un gruppo di persone - con tutta probabilità arrivato da un altro quartiere - si sono introdotte nel cortile del caseggiato e hanno estratto le pistole per sparare in aria alcuni colpi di pistola: più di venti, dai bossoli ritrovati sul selciato dai militari che hanno effettuato i rilievi. Proiettili che sono stati sparati in aria e questo ha consentito sia che la “sparatoria” non avesse ulteriori gravi conseguenze, senza che nessuno rimanesse ferito, sia di capire la matrice del gesto. Gli investigatori, infatti, battono la pista dell’avvertimento. Un’intimidazione, presumibilmente, a un gruppo rivale con l’unico movente del controllo della droga in quella piazza di spaccio. La circostanza dell’assenza di uno spargimento di sangue, non diminuisce la gravità dell’episodio, la cui lettura è quella di una contesa aperta tra clan. L’area tra via della Paranzella e viale Vasco da Gama è controllata dagli Spada - che sarebbero anche dietro alcune attività commerciali del quartiere - e alcuni esponenti dei Casamonica. Piazza Gasparri, invece, è regno incontrastato dei Fasciani, i cui vertici però, dopo le operazioni delle forze dell’ordine sono stati assicurati alla giustizia.
A chiudere il quadro dello scacchiere criminale, ci sarebbero poi i cosiddetti «emergenti», i clan che cercano di farsi spazio tra le grandi organizzazioni criminali: dai sudamericani, manovalanza di Ostia Nuova che da tempo cercano di tentare la scalata, agli albanesi e ai “napoletani” che controllano Acilia.