L'avvocato Piero Longo, già in passato difensore di Silvio Berlusconi, sarebbe accusato di violenza su una minorenne. Lo scrive oggi il Corriere della Sera e la vicenda è stata confermata dall'agenzia ANSA: la donna sarebbe la figlia della ex convivente dell'avvocato ed ex parlamentare padovano. Lo scorso 30 settembre due persone, Luca Zanon e Silvia Maran, 49 e 47 anni, avevano aggredito Longo nell'androne di casa sua: il legale li aveva affrontati sparando due colpi di pistola in aria ma era stato strattonato e colpito con due pugni.
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Insieme a Zanon e Maran c'era una donna di 31 anni: sarebbe lei la presunta vittima delle violenze di Longo, secondo le indagini. All'epoca delle molestie la giovane aveva appena 16 anni. I due aggressori avevano raccontato di averla accompagnata per fare da «mediatori» con Longo.
Oltre agli accertamenti sulla dinamica e le responsabilità dei protagonisti dell'episodio, da subito le indagini avevano anche percorso la strada parallela della ricerca del movente, ed era emerso un «legame di conoscenza» tra l'avvocato e la giovane rimasta quella sera fuori dall'androne. Dopo la laurea, avrebbe frequentato per un certo periodo lo studio di Longo. Altro elemento è costituito dal fatto che i due aggressori non erano lì per una rapina: Zanon, trentino originario della Val di Fiemme, è uno sciatore e maestro di sci e lavora a Padova con una sua società come elettricista; Maran una commercialista con studio avviato.