Platani tagliati perché vuole le camere con vista, ma all'hotel arriva una multa di 57mila euro

Per l’albergo i tre alberi rischiavano di crollare: potati oltre i limiti consentiti

Platani tagliati perché vuole le camere con vista, ma all'hotel arriva la maxi-multa
Platani tagliati perché vuole le camere con vista, ma all'hotel arriva la maxi-multa
di Francesco Pacifico
Venerdì 23 Dicembre 2022, 22:48 - Ultimo agg. 25 Febbraio, 13:02
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È costata cara a un albergo di via Trionfale a Roma la potatura di tre platani quasi davanti alla propria facciata: quasi 58mila euro e non per il conto presentato dai giardinieri.

Precisamente, gli è stata recapitata una multa da 56.781 euro, elevata dalla polizia locale su input del Servizio giardini per aver tagliato oltre il dovuto tre splendidi esemplari della flora romana. Che ora sembrano tre arbusti scheletrici. Per la cronaca, i titolari dell’hotel in questione, il Monastero dei Santi, si sono giustificati che viste le mancate attività di capitozzatura da parte del Comune, volevano soltanto mettere in sicurezza gli alberi dopo la pericolosa caduta di alcuni pesanti rami sulla careggiata stradale.

Di diversa idea, invece, i vigili e il dipartimento Tutela ambientale del Comune: non soltanto i proprietari della struttura hanno tagliato oltre i criteri consentiti dal regolamento comunale sul verde, ma forse volevano anche garantire ai loro ospiti una vista più ampia e mozzafiato sulla riserva di Monte Mario.

Anche per questo la società proprietaria, la Slam Srl, oltre al danno arrecato alla proprietà pubblica, è stata sanzionata anche per lavori non autorizzati su beni paesaggistici vincolati.

Foto Fracassi/Toiati


I CONTROLLI
Spiega l’assessore all’Ambiente, Sabrina Alfonsi: «La sanzione comminata per questa grave trasgressione delle indicazioni fornite dai tecnici del Servizio giardini per la corretta potatura degli alberi di Via Trionfale è il giusto provvedimento che andava applicato». E guardando alla vicenda, aggiunge: «Stiamo intensificando le azioni di controllo e l’accertamento di inaccettabili scempi quale quello compiuto in questa circostanza. Noi accogliamo sempre con favore iniziative di partecipazione da parte del settore privato a supporto della cura del verde pubblico della città, ma siamo e saremo inflessibili sull’osservanza delle regole da rispettare per la tutela del nostro patrimonio arboreo pubblico e privato».


È facile ipotizzare che il contenzioso non si concluderà qui. Anche perché la Slam srl dal giugno del 2019 segnala problemi in quel tratto di via Trionfale, dove «si sono verificati schianti di rami di alcuni platani e a oggi non è stato eseguito alcun intervento di potatura». Di più, i titolari del Monastero dei Santi, «nel massimo spirito di collaborazione» verso l’amministrazione capitolina, si dicono disposti ad accollarsi i costi dell’intervento. E dal dipartimento Tutela ambientale arriva anche il nulla osta, a patto che la potatura «avvenga a tutta cima con taglio di ritorno».

Poi a settembre il Servizio giardini del Comune segnala ai vigili quello che l’assessore Alfonsi ha definito «uno scempio». Stando alla relazione del dipartimento Tutela ambiente per stimare la sanzione da elevare alla Slam srl, i tre platani al centro della potatura, non soltanto «fanno parte dello storico filare esistente lungo via Trionfale», ma «risultano capitozzati con danno irreversibile». Se non bastasse ancora, aggiungono i periti, «ad analisi visiva esterna le piante non risultano affette da problematiche statico-vegetative pregresse, sono di età matura e hanno circonferenza tronco rispettivamente di 180, 220 e 260 centimetri. L’altezza a seguito dell’intervento inappropriato è di soli 7 metri circa, notevolmente inferiore ai soggetti contermini».
 

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