Pordenone, uccide moglie e figlia a colpi di accetta e poi chiama la polizia

Pordenone, uccide moglie e figlia a colpi di accetta e poi chiama la polizia
Mercoledì 15 Aprile 2015, 08:38 - Ultimo agg. 09:28
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PORDENONE- Un uomo di nazionalità marocchina ha ucciso la moglie e la figlia di 7 anni con un'accetta, e poi ha chiamato la polizia, che lo ha arrestato.

Il fatto è accaduto attorno alle 3 di questa notte in un'abitazione di via San Vito a Pordenone. La famiglia protagonista della tragedia è composta da persone originarie del Marocco.

L'uomo, immigrato regolare, era al momento disoccupato.

I due litigavano da tempo. La donna è stata presa ad acettate e sul suo corpo ci sono vari fendenti di coltello.

La bambina è stata quasi decapitata con un coltello.

Gli inquirenti arrivati sul posto hanno definito la scena all'interno dell'appartamento di San Vito una "mattanza". Secondo una prima ricostruzione degli investigatori della Polizia, che si sono avvalsi della collaborazione del medico legale Lucio Bomben, l'uomo avrebbe dapprima ucciso la moglie e poi la piccola.

La donna sarebbe stata afferrata e spinta sul letto nella camera da letto matrimoniale, poi colpita con un'accetta per una decina di volte.

Subito dopo l'uomo è andato nella cameretta dove dormiva la bimba e l'ha sgozzata nel sonno utilizzando un coltello. Secondo quanto si è appreso come gesto di pietà nei confronti della figlia, l'assassino avrebbe preso un lenzuolo e con quello le avrebbe coperto il volto.

La casa della mattanza

L'assassino si chiama Abdelhadi Lahmar, di 40 anni, e vive in Italia da anni. Incensurato, l'uomo ha svolto numerosi lavori molti dei quali saltuari; attualmente è disoccupato. Lahmar è stato di recente nel proprio Paese per un viaggio. La moglie si chiamava Touria Errebaibi, di 30 anni, ed oltre ad occuparsi della famiglia, in passato ha lavorato come cameriera in alcuni ristoranti del centro. La piccola, di sette anni, si chiama invece Hiba.

L'assassino è stato portato in Questura.

La donna aveva denunciato il marito ai carabinierigià in passato: prima di rientrare dal Marocco le aveva telefonato dicendo che l'avrebbe uccisa.

Ieri era andato a prendere la bimba a scuola. La moglie, terrorizzata dal suo ritorno, era andata inbanca a prelevare tutti i risparmi per andarsene, ma durante è accaduta la notte la tragedia.

Quando la polizia e il personale del 118 sono giunti sul posto la donna e la bambina erano già morte e nell'abitazione c'era un lago di sangue. Sia la donna che la bimba erano in camera da letto.

È il secondo duplice omicidio in un mese in una città solitamente molto tranquilla come Pordenone: il 17 marzo scorso, all'esterno del Palazzetto dello Sport, sono stati uccisi a colpi di pistola i fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza. Il killer non è ancora stato individuato.