Precettazione, cosa è e come funziona: per sciopero 17 novembre ipotesi ok a stop dalle 9 alle 13 per trasporti tranne aerei

Precettazione, cosa è e come funziona: per sciopero 17 novembre ipotesi ok a stop dalle 9 alle 13 per trasporti tranne aerei
Martedì 14 Novembre 2023, 19:13 - Ultimo agg. 19:40
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Precettazione in vista per lo sciopero generale di venerdì prossimo, 17 novembre, proclamato da Cgil e Uil contro la manovra economica. Dopo i no dei sindacati alla richiesta avanzata dal Garante e dal Ministro dei trasporti, Matteo Salvini, di ridurre da 8 a 4 ore le mobilitazioni che interesseranno il trasporto pubblico locale, il trasporto ferroviario, il pubblico impiego, le poste e i lavoratori dell'igiene ambientale, le possibilità che non si materializzi l'intervento del governo sono ridotte al lumicino.

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L'orientamento di Salvini è consentire lo sciopero dalle 9 alle 13 di venerdì 17 per tutto il settore trasporti, a eccezione di quello aereo su cui i sindacati avevano già confermato un ripensamento.

Sciopero generale, come funziona la precettazione

Il Mit avrà comunque tempo fino alle 24 di oggi per emanare l'ordinanza ad hoc: la legge 146 del 1990, e successivamente modificata nel 2000, prevede infatti che «l'ordinanza venga adottata 48 ore prima l'inizio dell'astensione collettiva, salvo il caso in cui sia ancora in corso il tentativo di conciliazione o sopravvengano ragioni di urgenza».

Il provvedimento che impone un termine allo sciopero è adottabile quando «sussista il fondato pericolo di un pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati», non un semplice rischio ma «un pregiudizio non tollerabile» all'esercizio dei diritti degli utenti sulla base di una valutazione previsionale.

 

 

Chi la adotta

Ad adottare il provvedimento il presidente del Consiglio o in caso di rilevanza nazionale, un Ministro da lui incaricato su richiesta della Commissione di garanzia, preceduta da un invito alle parti a desistere dai comportamenti che determinano la situazione di pericolo, nonchè da un tentativo di conciliazione. L'ordinanza deve prevedere, come spiega ancora la legge, il differimento dell'astensione o la riduzione della sua durata, e l'imposizione di livelli minimi di funzionamento del servizio compatibili col godimento dei diritti della persona. Per questo, dice ancora la legge, non può esistere «un divieto puro e semplice di scioperare». La precettazione può essere impugnata dai sindacati davanti al Tar anche se questo non sospende l'efficacia dell'ordinanza. In caso di violazione dell'ordinanza gli autori , sindacati e lavoratori, sarebbero sottoposti ad una sanzione amministrativa-pecuniaria con una ordinanza-ingiunzione.

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