Sono andate male le rapine, ma anche il San Valentino che avevano organizzato con le proprie fidanzate per festeggiare la festa degli innamorati. È la duplice disavventura di tre rapinarolex napoletani in trasferta a Milano. Per i tre, invece di qualche bottiglia di champagne in compagnia delle proprie ragazze che avevano fatto arrivare all’ombra della Madonnina in aereo, si sono aperte le porte del carcere.
I tre trasfertisti, originari dei Quartieri Spagnoli, avevano provato due “colpi”, entrambi non andati a segno. Tra l’altro, ad arrestare i tre, ci ha pensato proprio un napoletano, il capo della Squadra Mobile milanese, Marco Calì. In manette sono finiti il 27enne Antonio Forte, il 24enne Antonio Pipolo e il ventenne Vittorio Sorriente, tutti ben conosciuti proprio dagli agenti della Squadra Mobile milanese.
Il primo colpo avevano provato ad assestarlo venerdì scorso, a finire nel mirino era stato un dentista con studio in Gae Aulenti, un 38enne noto in città come il “dentista dei vip”.
Una volta sulle loro tracce gli agenti hanno monitorato gli spostamenti della banda, l’occasione è arrivata proprio il giorno di San Valentino quando i tre hanno provato a scippare un Rolex Yacht Master 2, dal valore di 40mila euro, ad un 34enne italiano che lavora come capo scout per un’agenzia di procuratori che segue alcuni tra i più importanti calciatori italiani. Per “agganciare” la vittima i rapinarolex hanno utilizzato la classica tecnica “dello specchietto”. Quando l’agente dei calciatori è sceso dall’auto è nata una colluttazione con i rapinatori e il Rolex è così cade nella “tasca” dello sportello dell’auto. Un’altra rapina fallita.
Ciò che non sapevano i tre della banda è che gli agenti, proprio grazie al monitoraggio dei loro spostamenti, sapevano che i rapinatori avevano adottato come propria base operativa un hotel di Paderno Dugnano. Ed è così che, al loro rientro in albergo, i tre rapinarolex hanno trovato ad attenderli i poliziotti della Squadra Mobile pronti ad arrestarli.
Dei colpi non andati a segno volevano consolarsi trascorrendo una romantica serata di San Valentino con le proprie compagne che avevano fatto arrivare in aereo per l’occasione a Milano. Invece, per loro, si sono aperte le porte del carcere. Sui loro movimenti ora ci sono indagini a ritroso da parte degli investigatori per comprendere se anche per altre rapine effettuate nei giorni scorsi ci sia la loro “firma”. Per tre napoletani che di certo non rendono onore alla città di Partenope, almeno, c’è che il riscatto lo abbia offerto proprio un napoletano, il Capo della Mobile milanese, il napoletanissimo Marco Calì.